Corfilac: la Regione intervenga subito. L’appello di Lab 2.0 e dell’on. Stefania Campo

“Il destino del Consorzio di Ricerca Filiera Lattiero Casearia (Corfilac) di Ragusa nuovamente appeso a un filo: il presidente Barbagallo ha già avviato le procedure per il licenziamento dei lavoratori dell’ente, il cui ciclo di vita scadrà il 30 dicembre 2017. E’ necessario che i soci esprimano subito l’intenzione di salvare questo importante centro di ricerca e certificazione”. E’ la posizione del direttivo del Laboratorio politico 2.0 su una questione che ha assunto, ormai, le caratteristiche della cronicità. “Già lo scorso anno – spiegano – si era palesato lo stesso rischio e alla fine si è riusciti solo a rimandare. E almeno negli ultimi sei mesi il nostro Consigliere comunale, Sonia Migliore, ha ripetutamente sollevato la questione avvertendo che la scadenza si avvicinava ogni giorno di più. Parole gettate al vento. Oggi, però, le prospettive potrebbero essere diverse: c’è un nuovo Governo regionale, con un Presidente, l’on. Musumeci, che non solo conosce bene la situazione ragusana, ma rispetto al suo predecessore sicuramente sarà più disponibile a confrontarsi sull’argomento. Il nuovo assessore all’Agricoltura, l’on. Edy Bandiera, inoltre, sarà certamente un interlocutore importante in questa fase. A Musumeci e a Bandiera, dunque, rivolgiamo anche noi l’appello ad un intervento tempestivo per tutelare 40 lavoratori che da alcuni anni, ormai, vedono il proprio futuro a costante rischio. Ma dal Comune di Ragusa, anch’esso socio del Corfilac, deve emergere forte e chiara la volontà di proseguire nel percorso avviato da tempo, e cioè quello di essere la città nella quale ha sede uno dei centri di ricerca più importanti di Sicilia, con tutte le opportunità di sviluppo e promozione che, negli anni passati, si è dimostrato può offrire. Si proceda, intanto, con la proroga dello statuto”. “Il Laboratorio 2.0 – conclude il direttivo – non mancherà di far sentire la propria voce sull’argomento, disponibile, come in passato, ad intraprendere qualsiasi forma di azione contro la chiusura del Consorzio”.

Sull’argomento interviene anche l’on. Stefania Campo del Movimento 5 Stelle.
“Condivido in pieno l’appello lanciato dai lavoratori del Corfilac al Presidente della Regione e al nuovo Assessore all’agricoltura Bandiera”. Lo dice il deputato regionale del M5S, Stefania Campo, in merito all’ormai annosa vicenda che riguarda i lavoratori del Consorzio lattiero caseario ragusano. “Il Corfilac – spiega l’esponente del M5S – è e deve rimanere un centro di eccellenza di ricerca applicata alla produzione dei migliori formaggi storici siciliani. Invece si ha la sensazione che negli ultimi anni, soprattutto dal Governo precedente, sia stato considerato più una palla al piede, o meglio, un mendicante al quale concedere una elemosina ad ogni legge finanziaria non tanto per assicurarne la sopravvivenza, ma quanto per prolungarne l’agonia, nell’attesa che si decida come sbarazzarsene. Voglio augurarmi che i nuovi vertici della Regione cambino prospettiva, e per quanto mi riguarda farò di tutto per far sì che questo gioiello della ricerca torni all’antico splendore. Non ci sono più le condizioni per il finanziamento annuale previsto dalla normativa regionale? Bene, che si trovino altre strade, a cominciare dall’accorpamento dei centri di ricerca, per ridurre i costi e dimezzare gli organi dirigenziali. E che si instauri un canale privilegiato forte con l’ufficio regionale di Bruxelles, per sfruttare ogni occasione utile che provenga dall’Europa. Perché, al di là del finanziamento, per prima cosa deve esserci la volontà politica di salvare il Corfilac e di ridare serenità e speranza ai suoi lavoratori. Il primo passo è già ben indicato: la proroga dello statuto consortile, un atto al quale questo Governo può già lavorare per portarlo nelle commissioni di merito e in aula entro la fine di questo mese. Se non accadrà, saranno confermati i nostri dubbi, che cioè il neo governatore Musumeci altro non sia che il Crocetta del Centrodestra. E saremo pronti al peggio”.

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