La parte del leone la fanno due branche mediche, quella della medicina d’emergenza e d’urgenza e quella di anestesia e rianimazione. L’Azienda sanitaria iblea ha indetto un concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura di 85 posti di dirigente medico, a tempo indeterminato. Le domande vanno presentate entro il prossimo 2 giugno. Ampio […]
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10 Lug 2012 14:56
E’ ritornata l’estate e Kaukana, città tardo romana sorta nel IV secolo d.c., durata con alterne fortune fino al VII secolo, ritorna al suo splendore estivo, oggi è una ben nota località balneare.
Il mare unica grossa via di comunicazione per Fenici, Greci, Romani, Arabi, etc., torna ad attrarre i villeggianti.
La Sicilia, da secoli, per posizione geografica e per vicende storiche è stata crocevia di popoli e civiltà che in essa si sono incontrati. Anche oggi è così.
Le prime tracce dell’uomo risalgono al Paleolitico, dove viveva in piccoli gruppi e abitava in ripari naturali, sapeva costruire attrezzi col la selce, cacciava e pescava, viveva lungo la riva dei fiumi e nella zona costiera.
Nella zona denominata delle Caucane, ancora oggi possiamo vedere i resti degli insediamenti.
Ma oggi , facendo una passeggiata lungo tutta la spiaggia, assieme a questi insediamenti troviamo: bottiglie di birra, bicchieri di plastica, cicche di sigarette, carte di sigarette ……
Ciò è dovuto, non alla mancata pulizia delle spiagge o alla mancata presenza di contenitori per la spazzatura, ma all’inciviltà dell’uomo, che noncurante del fatto che gli arenili sono un bene pubblico, vi abbandonano ogni sorta di rifiuto.
Mi chiedo: se prima dell’inizio dell’estate diversi gruppi di liberi cittadini, il comune con i propri operai, i lavoratori addetti alla pulizia delle spiagge, si sono prodigati nel raccattare ogni sorta di rifiuto ora con i contenitori per rifiuti posti sulle spiagge, qual è la scusa che consente ai frequentatori “disattenti” delle spiagge, di sporcare e non mantenere pulito?
Forse qualche responsabilità, sulla sporcizia che regna sovrana sulle spiagge, è da attribuire a chi dopo aver usufruito della bellezza della nostra costa, vi lascia poi la propria immondizia e non ha l’ardire di raccattarla e porla nei cestini.
Allora questo è segno di inciviltà? È forse perché la gente non è stata educata a dovere o perché ha scordato ogni sorta di insegnamento ecologico? Ma forse in questo ecosistema, non ci vive anche chi abbandona rifiuti? Cosa bisogna fare per chiarire il concetto del rispetto dell’ambiente.
Occorrono lezioni prima delle vacanze o necessitano urgentemente le multe o soprattutto necessita che l’uomo comprenda.
Il paesaggio della nostra zona costiera è il più invidiato. Sta a noi rispettarlo.
Ne è trascorso di tempo da quando i Greci giunti in Sicilia, videro il nostro paesaggio e se ne innamorarono e fu territorio della Magra Grecia, facciamo si che le nostre spiagge siano splendenti e diano la misura del nostro grado di civiltà.
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