Una voragine con rischio crollo. Chiusa al traffico pedonale e veicolare la strada Punta Castellazzo-Porto Ulisse nella costa ispicese

Paradiso naturalistico di indubbia bellezza. Un paradiso che non è rimasto indenne all’azione erosiva degli ultimi anni. E’ per questo che il Comune di Ispica si è visto costretto ad interdire al traffico la stradella sterrata che costeggia la spiaggia di Punta Castellazzo-Porto Ulisse. E’ un momento particolare anche perchè chi è in zona per le festività natalizie ama fare la classica passeggiata a mare. Quest’anno dovrà scegliere un altro tratto per quello suggestivo di Punta Castellazzo-Porto Ulisse è interdetto.

Quindi “saltono” le passeggiate invernali tanto amate dai turisti in questa parte del territorio ibleo al confine con quello aretuseo.

E’ qui che si “sposano” natura incontaminata e bellezza paesaggistica. Sono loro che rappresentano l’attrazione per chi ama vacanze alternative in aree di particolare pregio. E quella di Punta Castellazzo-Porto Ulisse è una di queste. Poco distante l’area lacustre con i pantani Longarini e Cuba rappresentano il crocevia di specie volatili che amano fermarsi lungo i loro percorsi di migrazione.

A segnalare il danno sono stati cittadini e residenti.

Questi avrebbero segnalato come nella zona sia sia creato “nel fronte roccioso della parte alta, costeggiante e sottostante la stradella di accesso all’area di Punta Castellazzo-Porto Ulisse, dei movimenti franosi, particolarmente pericolosi per l’incolumità pubblica. Causa. Nell’ordinanza sindacale di Innocenzo Leontini si parla “cambiamenti atmosferici legati alle copiose inondazioni provocate nel tempo dalle mareggiate che avrebbero provocato una voragine ai limiti della strada nel sua parte superiore”. Accertamento del danno eseguito dal personale della Polizia Locale e dell’ufficio tecnico valutando la necessità di predisporre misure idonee. Per evitare che il provvedimento non venga rispettato è stato disposto di installare delle grandi fioriere come transennamento provvisorio prima e dopo il tratto in pericolo fino al ripristino delle condizioni di sicurezza.

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