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Trovare una soluzione condivisa per nuovi spazi alla “Don Milani” di Scicli. Sul campo Comune, Scuola e Chiesa
11 Ott 2024 13:31
L’obiettivo deve essere uno ed uno solo. Quello di trovare una soluzione condivisa che metta fine ai disagi dei piccoli della dell’Istituto Comprensivo “Don Milani” al villaggio Jungi di Scicli. Lo auspicano le due consigliere comunali di opposizione, Caterina Riccotti e Consuelo Pacetto, che hanno iniziato una battaglia che battaglia non vuole essere e che, comunque, deve essere un percorso necessario per trovare quei locali che mancano alla scuola primaria della “Don Milani”.
“Compito principale delle Istituzioni è quello di contribuire, facendo rete, a creare quel senso di comunità in cui si diventa cittadini consapevoli e attenti” motivano così la questione sollevata nelle ultime settimana dalle due consigliere comunali.
Da coloro che, partendo ad un’interrogazione, hanno dato il via ad un valzer di responsabilità, di impegni, giustificazioni e di necessità indifferibili che ruotano attorno ai locali di via Biancospino fino a qualche anno fa utilizzate dalle Suore del Divino Zelo con delle classi di scuola dell’infanzia. C’è chi ha pensato che questi locali, una volta che le suore hanno chiuso la Casa di via Biancospino, potessero essere destinate alla “Don Milani” per destinarle a scuola primaria. Da giorni fra interrogazione consiliare, risposta da parte dell’Amministrazione ed accesso agli atti c’è da rimanere stupiti. “L’Amministrazione deve prendere consapevolezza del suo ruolo di cabina di regia e mettere in campo tutte le energie per addivenire alla
risoluzione della problematica, non sono certo sufficienti le rassicurazioni circa il monitoraggio dell’andamento dell’avviso pubblico di assegnazione pubblicato dall’Agenzia del Demanio, oggi bloccato, o le vaghe rassicurazioni su interlocuzioni con altri, non meglio precisati, enti pubblici – sottolineano Caterina Riccotti e Consuelo Pacetto – non possiamo neanche trascurare l’importanza delle meritorie attività parrocchiali che vengono svolte in quei locali e che allo stesso modo contribuiscono a cementare il senso di comunità. L’anno scolastico è iniziato ormai da un mese e i nostri piccoli concittadini hanno tutto il diritto di studiare e trascorrere buona parte delle loro giornate in spazi idonei e sicuri, riteniamo quindi che i tempi siano maturi per una soluzione condivisa degli spazi a beneficio di tutti, soprattutto dei più piccoli”.
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