Storie e racconti su Caravaggio e le sue tele, vere e false

Esce oggi in tutta Italia, edito da Di Leandro Editore Roma, il nuovo libro dello scrittore siciliano Gianni Scala, Cammei Cavaraggeschi.
19 racconti sulle tele del Caravaggio. Un Caravaggio inedito e insolito quello di Gianni Scala. I personaggi, i luoghi di questi "Cammei" sono veri, reali come quelli delle tele del Caravaggio. Le storie e le trame sono inventate.
Il Critico d'Arte Prof. Innocenzo Barrera così ha recensito, nella sua prefazione, i Cammei di Gianni Scala.
Chissà Arbasino, Roberto Longhi, Mario Praz, Federico Zeri, – di Gadda non ne ho contezza – che del principe rinascimentale, dalla magione "a cembalo", sto parlando di Scipione "Caffarelli" Borghese, del quale non nascosero una morbosa infatuazione, imbattendosi in questi deliziosi cammei di tale Gianni SCala, cosa ne pensassero: quisquilie e pinzellachere?, inezie (Alfredo Casella)?, petit riens (Wolfgang Amadeus Mozart)?, bagatelle (Ludwig van Beethoven)?, frottole, invenzioni etc…




Sta di fatto che la malia di cui loro furono assoggettati, miete ancora vittima. E tutto per colpa di quel genio del realismo "crudo" che è il signor di Caravaggio.
Il tempo è galantuomo: i secoli alla fine premiano i realisti corporei agli idealisti incorporei!
Eccone un altro che del Caravaggio ne è accolita. E che fa? Trasporta le sue tele più rappresentative (quelle di Malta e le siciliane, soprattutto e non solo) proprio in quella Pozzallo di Sicilia (per l'autore è Pozzodacqua), che, ogni ragionevole dubbio, vide la sua orma sul suo terreno prima di dirigersi verso la più sicura Siracusa.
Saranno stati ancora rimasugli della sua anima in transito, fatto sta che improvvisamente i suoi quadri riempiono il paese: chi in piazza, chi in Municipio, chissà altro dove, ma soprattutto nelle quattro chiese  e con chi? Con i parroci, il Sindaco, i vigili urbani, gli arrotini, i tabaccai, i professori, le maestre, le casalinghe, il farmacista, i carabinieri e quant'altro per nobilitare magari un momento di tristezza, apatia, noia o quel che si vuole.
Risultato: (tipo è la somma che fa il risultato), vengono fuori racconti ameni, deliziosi, ma soprattutto godibilissimi, tutti con la filigrana di citazioni ghiotte, battute di spirito, intrecci improbabili, correlati dotti. Un insolito e inedito Caravaggio quello di Scala. Le tele, transitate su una motoape, riviste e restaurate dai personaggi (veri) di Pozzodacqua.
A corredo della lettura dei racconti, a ben ragione arbasinamente chiamati cammei, e del talento di Gianni Scala alla sua settima pubblicazione, sarete sospinti a procurarvi in qualche modo quel "Bella di notte" di Luciano Emmer, che è veramente una chicca deliziosa del nostro cinema e della nostra Arte.

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