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Siracusa: focus su tragedie greche e guerre contemporanee
04 Giu 2024 15:42
L’Associazione Pubblic/azione ha recentemente organizzato un evento di grande impatto culturale e sociale, in occasione delle rappresentazioni classiche di “Aiace” di Sofocle e “Fedra” di Euripide al Teatro Greco di Siracusa. Questo evento ha invitato il pubblico a riflettere profondamente sui temi della violenza, dei conflitti interiori e del femminicidio attraverso le lenti dei miti antichi e della tragedia classica.
Il convegno, intitolato “L’amore vergognoso e la vergogna amorosa”, ha preso spunto dai versi dei grandi autori e dalle vicende mitologiche per esplorare la natura dei sentimenti e delle emozioni che spesso celano i conflitti contemporanei, sia a livello individuale che sociale.
Il concetto di “doppio” e della “vergogna”
Ernesto Romano, presidente dell’associazione, ha introdotto il concetto del “doppio” e della “vergogna”, affermando che la mancata riconciliazione con il proprio “doppio” interiore può portare a tragiche conseguenze come il suicidio, citando i casi emblematici di Aiace e Fedra. Ha inoltre discusso come il “doppio” proiettato su un’altra persona possa portare all’omicidio, in particolare nei casi di femminicidio. Romano ha esteso questa analisi anche ai conflitti tra popoli, sottolineando il parallelismo tra la situazione israeliana e palestinese con il loro passato di vittime e carnefici.
Riccardo Romano, fondatore dell’associazione e psicoanalista, ha sottolineato l’importanza di riconoscere e affrontare la vergogna. Ha spiegato che i protagonisti delle tragedie classiche non riescono ad assumersi la responsabilità della propria vergogna, il che impedisce un processo di riparazione che potrebbe essere possibile se la vergogna fosse riconosciuta coscientemente.
Durante i tre giorni di convegno, diversi esperti nel campo della psicoanalisi e della psicologia, tra cui Simone Bruschetta, Angelo Garigliano, Sergio Paradiso, Patrizia Montagner, Alessandra Astorina, Cinzia Carroccio, Nicola Nociforo, Angela Maria La Rosa e Luca Caldironi, hanno contribuito con le loro analisi e prospettive, rendendo l’evento un’opportunità unica per esplorare i temi della vergogna, della violenza e della memoria storica.
Il poeta Salvatore Solarino ha concluso i lavori con un toccante intermezzo poetico, aggiungendo un ulteriore livello di riflessione e sensibilità all’evento.
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