Siccità, al via il trasferimento di acqua dalla diga Gammauta al lago Castello

La Regione Sicilia ha avviato il trasferimento dell’acqua dalla diga Gammauta, nel Palermitano, al lago Castello, a beneficio del comprensorio agrigentino per scopi irrigui e potabili. Questo intervento, deciso tramite un’ordinanza del Commissario per l’emergenza idrica in agricoltura e zootecnia, Dario Cartabellotta, risponde alla grave crisi idrica che interessa il territorio. L’operazione sarà realizzata grazie alla riattivazione dell’adduttore consortile San Carlo, fondamentale per garantire l’approvvigionamento idrico e tutelare le produzioni agricole locali, in particolare nelle aree di Ribera e Bivona.

Dettagli dell’ordinanza

È stato istituito un team composto da rappresentanti dell’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia, Enel, dipartimenti regionali e comuni interessati per controllare i volumi idrici trasferiti. L’operazione verrà effettuata solo quando i volumi della diga saranno sufficienti a garantire il funzionamento tecnico-idraulico delle infrastrutture coinvolte. L’ordinanza sarà valida fino a maggio 2025, periodo che coincide con lo stato di emergenza nazionale.

Implicazioni

La produzione di energia idroelettrica da parte di Enel Green Power presso la diga Gammauta sarà sospesa fino al termine dell’ordinanza. L’intervento punta a salvaguardare l’agricoltura, un settore chiave della zona, e a migliorare la disponibilità d’acqua per uso civile.

Dichiarazioni ufficiali

Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha sottolineato che l’ordinanza rappresenta una risposta concreta alle esigenze idriche e agricole, confermando l’impegno della Regione per affrontare la crisi con soluzioni a breve e lungo termine. Schifani ha ribadito l’importanza della cooperazione tra gli enti coinvolti per garantire il successo delle operazioni.

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