SFIGMO E FONENDO

Il Presidente del Consiglio Monti (che ha rassegnato poche ore fa le dimissioni n.d.r.) ha recentemente sollevato il tema fondamentale della “sostenibilità” del nostro SSN la quale potrebbe “non essere garantita”. Ovviamente si è aperto un dibattito direi più caratterizzato dalle polemiche che non dalla vera e propria presa in carico di un problema reale, oramai non più futuribile ma attuale e tremendamente serio se solo alziamo lo sguardo e giriamo le nostre “cervicali” di qualche grado sia a destra che a sinistra nella carta Europea. In Grecia, la notizia è oramai di dominio pubblico, alcuni farmaci antitumorali e quelli per la terapia dell’HIV non sono più disponibili negli Ospedali Pubblici ma solo a pagamento nelle farmacie dove sempre più spesso i farmacisti non erogano i farmaci prescritti dal Servizio Sanitario ; in Portogallo sono 23 gli Ospedali Pubblici non approvvigionati da alcune multinazionali mentre già nel 2010 una di queste ha mandato al Paese indebitato ,insulina di qualità scadente.

Mi spiace, da Uomo e Medico di Sinistra, convinto che occorre riformare ed innovare nel rispetto dei principi fondamentali del nostro Servizio Sanitario,che ad esempio il tema del finanziamento dello stesso non abbia occupato alcuno spazio nelle recenti primarie del Centro Sinistra e spero vivamente che sia uno dei temi centrali nella già iniziata Campagna Elettorale e che,soprattutto ,ci sia quel lavorio intellettuale ed economico dei saperi e della conoscenza necessario ad affrontare e risolvere al meglio questo problema che tanto odora di giustizia ed equità sociale.

Non è più rinviabile il tema di un finanziamento integrativo del SSN o meglio di altre forme di finanziamento che vadano oltre la fiscalità generale,il cui gettito deve ovviamente crescere e deve essere  sottoposto al giusto vaglio di una razionalizzazione che però oggi ha sempre più il sapore del  “razionamento”.

L’intervento di Monti ha scatenato polemiche e generato chiarimenti in primis quello del Ministro Balduzzi che chiarisce “Nessuno pensa alla privatizzazione del SSN sottolineando che si parla di nuove forme di finanziamento e non di forme diverse “; insomma da più parti si ribadisce che non si parla di privatizzare la Sanità ma è giusto dire che già oggi oltre ai circa 107 mld di Euro di finanziamento pubblico della sanità i Cittadini Italiani spendono circa 30 mld di Euro per garantirsi la salute. Di questi  l’82% è cosiddetto out of pocket cioè sono soldi di tasca propria che gli Italiani spendono,il 4% è speso per le assicurazioni e il 14% proviene dalla mutualità integrativa e dalla Società di Mutuo Soccorso.

Ecco io credo che,senza agitare lo spettro delle divisioni Sociali che fu proprio dell’epoca della Medicina Mutualistica, l’idea delle Società di Mutuo Soccorso a costi socialmente sostenuti (anche 60 euro anno per nucleo familiare) vada inseguita e realizzata, vedendo nella stessa la base per quel che è già il futuro sostenibile di una società giusta ed equanime  e che gli esperti chiamano “welfare di comunità”.

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