SFIGMO E FONENDO

Lo scorso 4 Febbraio si è celebrata la Giornata Mondiale contro il Cancro con lo slogan “Together it is possible” cioè “Insieme è possibile”; soltanto se ognuno fa la sua parte, individuo singolo, organizzazione e governo, si può centrare l’obiettivo di ridurre entro il 2025 del 25% i decessi  prematuri legati alle malattie non trasmissibili, tra cui i tumori rappresentano la massima parte. Lo scorso Novembre è stato stilato il “Decalogo di Dublino” che illustra le azioni necessarie a ridurre il carico sociale ed economico dei tumori per le generazioni future. Vediamolo:

Promuovere, redigere o sostenere e potenziare politiche e piani nazionali multisettoriali, inclusi piani oncologici per la prevenzione;

Potenziare i sistemi informativi per la programmazione e la gestione sanitaria e lo sviluppo di registri tumori nazionali e di indagini;

Ridurre l’esposizione degli individui ai fattori di rischio per il cancro… in particolare per accelerare l’implementazione della Convenzione sul Tabacco… per ridurne il consumo e la disponibilità;

Promuovere l’aumento dell’accesso alle vaccinazioni costo-efficaci per prevenire infezioni associate al cancro…;

Promuovere l’aumento dell’accesso ai programmi di screening;

Promuovere l’inclusione del controllo e delle malattie non trasmissibili nei programmi sulle inf. sessuali, sulla salute sessuale e riproduttiva e sulla salute materno infantile… a livello delle cure primarie;

Rafforzare l’accesso ai servizi per la prevenzione, la cura, la palliazione e la riabilitazione in particolare a livello di comunità;

Potenziare l’accesso a farmaci, diagnostica e altre tecnologie (come la radioterapia) sicuri ed efficaci;

Costruire a livello Nazionale e Regionale la disponibilità di una forza lavoro qualificata per servizi ottimali;

Promuovere l’educazione sanitaria particolarmente nei Paesi e nelle Regioni in cui la mancanza di consapevolezza pubblica è una barriera a prevenzione, diagnosi precoce e trattamento ottimale.

La ricetta è sempre quella di rafforzare le politiche di programmazione a livello oncologico, riducendo l’esposizione individuale ai fattori di rischio e potenziando l’accesso ai servizi di prevenzione, diagnosi, cura, palliazione  e riabilitazione; occorre provare a ridurre il consumo di tabacco, l’obesità e i livelli di assunzione di alcool, bisogna sottoporre a vaccinazione le popolazioni esposte al papilloma e al virus dell’epatite b.

Sono sempre più importanti i programmi di screening e la loro partecipazione al fine di una diagnosi precoce così come occorrerà provare a garantire a tutti i futuri pazienti le più idonee ed opportune terapie oncologiche, di supporto e di riabilitazione insieme alle cure palliative per controllare efficacemente il dolore.

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