SFIGMO E FONENDO

Una vera e propria “pandemia” (epidemia mondiale) sta diventando la BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva) meglio nota con l’antico termine di bronchite cronica; è una malattia respiratoria cronica, caratterizzata da tosse cronica e produttiva con “dispnea”(difficoltà respiratoria) allo sforzo e gravata da una costante evolutività e da frequenti riacutizzazioni, che causano ogni volta perdita della funzionalità polmonare, fino all’enfisema polmonare e alla franca insufficienza respiratoria.

La causa di gran lunga più frequente è il fumo di sigaretta; ne soffre il 4-6% degli adulti Europei,è la quarta causa di morte negli USA, e la quinta nel mondo; si prevede che nel 2020 sarà la terza causa di morte.

Il trattamento della malattia è finalizzato a prevenirne la progressione, a ridurre il numero delle riacutizzazioni e a migliorare la qualità di vita dei pazienti che ne sono affetti.

E’ necessario sottolineare che la cessazione del fumo di sigaretta è l’intervento più efficace ed economicamente più vantaggioso per ridurre il rischio di sviluppare la BPCO e arrestarne la progressione.

Nel mondo industrializzato anche l’inquinamento ambientale gioca un ruolo importante nel determinismo della BPCO.

La BPCO viene diagnosticata, oltre che con un attenta anamnesi e visita del paziente,con l’effettuazione della spirometria che permette di valutare la funzionalità respiratoria dello stesso.

Occorre fare attenzione alla storia clinica del paziente e soprattutto della paziente fumatrice in quanto all’inizio la patologia è subdola e si caratterizza per alcuni episodi acuti, stagionali per lo più in inverno, che possono a ragione essere considerate delle complicanze di banali forme influenzali virali.

La terapia si basa sui broncodilatatori che vengono somministrati per via inalatoria e non si “deve” fare a meno nelle riacutizzazioni dei cortisonici sia somministrati per via inalatoria che per via orale;non occorre temere l’uso del cortisone che resta sempre il presidio farmacologico antinfiammatorio più importante a disposizione del Medico e che soprattutto ha un significato “preventivo” fondamentale se si tiene conto che ogni riacutizzazione “priva” l’albero respiratorio di una piccola parte della sua capacità respiratoria.

Non si può non concludere con il pressante invito a smettere di fumare; il fumo di sigaretta, soprattutto per il sesso femminile, ma anche per i maschietti, è la maggior causa di BPCO e questa è patologia seria che negli ultimi anni di vita spesso aggrava il quadro clinico cardiopolmonare e rende necessario l’uso dell’ossigeno a scopo terapeutico cronico.

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