SFIGMO E FONENDO

Per cultura e tradizione familiare conservo tutto ciò che può essere interessante,per necessità di spazio ogni tanto faccio “pulizia”, butto ciò che ora è vecchio e riconservo quello che può essere sempre utile.

Ho trovato gli atti di un convegno “Stato Sociale: la nuova frontiera della Solidarietà” organizzato dallo SPI (Sindacato Pensionati Italiani) della CGIL tenutasi a Sampieri il 23 Marzo 2004 ; provo a fare un sunto di quello che si è detto allora trovando molte similitudini con i nostri tempi.

…una condizione di accresciuta povertà legata a situazioni economiche e finanziarie in piena retrocessione…una quota rilevante delle nuove generazioni intrappolate nei lavori flessibili…la linea scelta dai governi di centro destra (dicevano allora ora io direi da tutti i governi) del taglio della spesa sociale che trasferisce sui bilanci degli enti locali un peso insopportabile….le politiche sociali siciliane stanno subendo una pesante retrocessione con la spesa sanitaria fuori controllo con un aumento consistente di spesa a beneficio dell’ospedalizzazione e della diagnostica privata. Una direttrice perversa che indica nello smantellamento della sanità pubblica il vero obiettivo…L’obiettivo politico è garantire a tutti una cittadinanza sociale degna di questo nome.

….la difesa del potere d’acquisto delle pensioni,l’istituzione del fondo nazionale per le persone non autosufficienti,la restituzione del fiscal drag….contrastare l’idea che sia proprio l’invecchiamento della popolazione a produrre la crisi dello stato sociale…la nostra idea si fonda sulla constatazione che vivere più a lungo rappresenta un successo del modello di Stato Sociale sviluppatosi in Europa: si invecchia perchè si vive meglio.

La tutela della salute è uno dei temi che solleva grande interesse…. l’opinione pubblica chiede allo Stato maggiori risorse da destinare alla sanità e una riqualificazione del sistema sanitario pubblico che sappia rispondere alle necessità ed ai bisogni della popolazione.. anche nella sanità alla centralità della persona si è sostituita la centralità del mercato che secondo il pensiero neoliberista rappresenta l’unico regolatore delle prestazioni sanitarie e sociali …le modifiche epidemiologiche e demografiche della popolazione,l’evoluzione delle bio-tecnologie…costringono gli ospedali ad organizzarsi per essere strutture di interesse specialistico e di tipo intensivo….costringe il territorio …..a riorganizzare il proprio sistema di cure per la cronicità…uno spostamento dell’asse ospedalocentrico fino ad oggi prevalente verso il potenziamento della medicina del territorio. Tutto questo non è accaduto e non accadrà se le risorse continuano ad essere prevalentemente utilizzate dagli ospedali e vengono sottratte alla prevenzione ed alle cure primarie. I distretti continuano a non funzionare ed il ruolo dei medici di medicina generale viene sempre più gravato da incombenze di natura burocratica… occorre garantire accessibilità ed erogazione dei lea, mantenere le attività ambulatoriali nel territorio,conseguire un’efficace continuità assistenziale,abbattere liste d’attesa e ridurre i ricoveri impropri… la provincia di Ragusa ha lavorato molto su Distretti, ADI e piani di zona… è possibile organizzare in queste realtà territoriali un progetto come quello della casa della salute. Si tratta di una sperimentazione che deve essere ben delineata nei suoi obiettivi di sostegno e di qualificazione delle cure primarie sul territorio. Deve essere ospitata in una struttura che possa ospitare operatori amministrativi, sanitari, medici di medicina generale, pediatri, infermieri, terapisti, operatori sociali… Riteniamo che nella provincia di Ragusa esistono le condizioni socio-culturali perché questa sperimentazione possa avviarsi..

Così dissero 9 anni e passa fa…..

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