Salvatore Provino e la mostra evento. Si inaugura questo sabato pomeriggio a Silva Suri

RAGUSA – Cos’è la vita se non una continua trasformazione di sé, di un io che si adatta, si rinnova, rigenera se stesso in una perenne tensione verso una maturazione che resterà sempre infinita. Quattro fasi di vita, rappresentate da un’arte che mai può dirsi compiuta. Metamorfosi di un uomo e dell’artista che è in lui, raccontata in una mostra personale, dal titolo “MòRFOSI”.
E’ ormai conto alla rovescia per l’inaugurazione della personale di pittura di Salvatore Provino che, a cura di Antonio Vitale, sarà ospitata da sabato 19 gennaio (inaugurazione ore 17,30) a domenica 3 febbraio 2019 al SilvaSuriMuseum di Marina di Ragusa.

Il racconto di vita, artistica e biografica allo stesso tempo, in un percorso di ottanta opere. 50 anni di vissuto: un interminabile lavoro pittorico che evidenzia un’etica del fare che non conosce limite. Quattro momenti artistici in cui lo spazio incontra la materia, il segno si fa protagonista, l’osservazione fagocita una realtà in continuo cambiamento in cui l’arte diventa strumento di liberazione.

Un percorso netto in cui il visitatore sarà guidato da un registro pittorico quanto mai esplicativo. Dalle opere appartenenti al periodo “Figurativo” della fine degli anni ’50 fino agli inizi degli anni ’60, in cui a emergere è l’amore di un giovane Provino verso la sua terra natia, con le sue sfumature di colore, emblema delle caratteristiche ombreggiature di vita, alle pennellate “Espressioniste” degli anni 1965-1973 in cui l’arte di Provino diventa fotografia delle cose del mondo alla ricerca di un nuovo ordine armonico. Nel periodo ‘74-’78, seguirà una produzione in cui il segno diventerà labirinto di superficie dipinta, con le “Geometrie non Euclidee”, luoghi meta-fisici in cui l’artista racconta la sostanza delle cose dipingendone la veste superficiale. Dal ’78 l’ennesima svolta con l’artista che decide di tuffarsi nella sostanza delle cose, in tutto quello che si nasconde “dentro la pelle”, dando vita alla fase dell’“Astrattismo plastico” in cui a essere centrali sono gli stati d’animo vari e diversissimi per natura, oltre che delle persone anche, ove possibile, delle cose stesse.

Un percorso chiaro che dalla ricerca di un qualcosa approda al ritrovamento dello stesso: “La riflessione sul confine tra questi due mondi, realtà e rappresentazione – riflette Antonio Vitale, curatore della mostra – è alla base della cifra stilistica di Salvatore Provino che ostinatamente elabora la sua idea di esistenza declinandola attraverso diversi orizzonti emotivi e tematici”.
La personale sarà inaugurata sabato 19 gennaio alle 17.30.

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