Ritrovate nella chiesa del Carmine di Modica le tele quaresimali dei padri carmelitani

Dopo settimane caratterizzate da conferme e smentite di una nuova scoperta di opere d’arte, il Parroco
della Chiesa del Carmine di Modica, don Rosario Rabbito, avendo fatto svolgere da tecnici competenti le
necessarie verifiche, ha rotto gli indugi dichiarando ufficialmente il ritrovamento, purtroppo in cattivo stato
di conservazione, dei preziosi teleri raffiguranti la passione di Cristo che decoravano la Chiesa del Carmine
nel periodo quaresimale, forse fino agli inizi del Novecento.

L’eccezionalità della scoperta risiede tanto nella datazione delle opere (1795), quanto nell’aver scoperto l’esistenza di un intero ciclo avente come tema la passione di Cristo. Nella stragrande maggioranza delle chiese siciliane si riscontrava al massimo un solo grande telerio destinato al presbiterio e all’altare centrale. Invece i padri Carmelitani, per dare grande risalto all’evento Pasquale, commissionarono nove teleri per trasformare lo spazio sacro della navata unica della Chiesa del Carmine in uno spazio unificato, una sorta di oratorio, dove l’attenzione massima era
riservata al racconto degli ultimi momenti della vita del Cristo.

Un vero e proprio percorso ad immagini che culminava nel presbiterio, in una originale rappresentazione del sacrificio di Isacco, che anticipa quello di Cristo. Notevole la capacità dell’autore di rendere con efficacia l’intensità delle azioni e la profondità degli scenari con originalissime ambientazioni, nonostante le opere siano state realizzate con una gamma
cromatica molto limitata, caratteristica tipica di queste produzioni: Il blu, l’azzurro, il grigio, il bianco e il
nero, quest’ultimo usato per le sagome delle figure umane e delle architetture.


Forse proprio il cattivo stato di conservazione oggi ce le riconsegna, in un momento storico nel quale si
ricominciano a vedere le potenzialità di questi beni sotto il profilo spirituale, artistico, storico, senza
trascurare l’attenzione che visitatori sempre più competenti ed esigenti prestano ad opere di questo rilievo.
Infatti se il tempo e la trascuratezza hanno comportato la perdita di alcuni teleri, la loro dimenticanza ha
evitato che anche di queste opere si perdesse traccia.


Nonostante il loro stato di manutenzione, dopo aver provveduto ad una loro sommaria pulizia, in accordo
con la Diocesi di Noto e con la Soprintendenza ai beni Culturali di Ragusa, il parroco don Rosario Rabbito ha
deciso di esporre per la prima volta al pubblico parte di questi teleri domenica 3 aprile alle ore 17,30 nella
chiesa di San Paolo a Modica. Si tratta di un’occasione eccezionale durante la quale il Sovrintendente,
dottor De Marco e la restauratrice, dott.ssa Gaetana Ascenzo preciseranno quali prime azioni sono state
effettuate per la messa in sicurezza dei teli e la prof.ssa Terranova, ispettrice onoraria dei beni culturali,
avrà modo di illustrare la qualità delle opere, nonché di ragguagliare circa importanti riscontri documentali
che attestano l’origine e la storia di un altro importante tassello del patrimonio modicano che potrebbe
tornare a splendere.

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