RITRATTO DI UN INSEGNANTE ELEMENTARE

“Ritratto di un insegnante elementare – Rino Giuffrida  maestro di scuola, maestro di vita”. Questo il titolo dell’ultimo libro di Nicola Colombo – edizioni Santocono – presentato presso l’anfiteatro “Pietre Nere”, nel contesto della festa di Sinistra Ecologia Libertà. Di grande contenuto storico, umano e politico l’intervento dell’on. Natalino Amodeo, amico e compagno di partito di Rino Giuffrida, persona dotata di sensibilità ed intelligenza straordinarie. Importante anche la testimonianza del cugino Giuseppe Barone. “L’originalità dell’opera di Nicola Colombo – ha detto nel suo dotto intervento la studiosa Grazia Dormiente – si manifesta nello sguardo focalizzante la parabola esistenziale di un educatore  autenticamente partecipe della formazione dei giovani, di un politico impegnato fortemente nell’amministrazione della città e pronto a denunciare ingiustizie e soprusi in nome del rispetto di quella dignità umana e di quella passione civile, tradite ieri ed ancor di più oggi da questo acciaccato mondo. Nell’opera del nostro scrittore le partiture narrative mirano a rischiarare con i colori del memorare l’opacità ombrosa, forse colpevole, della dimenticanza. Quello del nostro scrittore è uno sguardo tenero, se si vuole complice, ma chiaramente sagace; uno sguardo che non concede spazi a nessuna idealizzazione, in quanto si sofferma a narrare l’apporto determinante della scuola di base e del suo indimenticato maestro, che ha seminato quell’amore alla cultura, patrimonio appunto cui ancorare le scelte future dei suoi allievi, di tutti i suoi allievi, aderendo naturaliter al senso rivoluzionario della ben nota Lettera ad una professoressa (1967). In effetti, il problema di come si fa scuola e del senso di fare scuola è importantissimo se si parla di diritto allo studio, che tutt’oggi continua ad essere problematico. Allievo e maestro, entrambi immersi in una straordinaria avventura umana e culturale, restituiscono le quotidiane epifanie generate da un metodo che pratica e sperimenta quel famoso detto: Chi ha l’ardire di insegnare non dovrebbe mai smettere di imparare. Sintesi fluente e viva delle speranze e dei progetti culturali che animano le pagine di questo singolare Ritratto, redatto in una prosa godibile per perspicuità descrittiva e per profondità concettuale, come è nello stile dello scrittore pozzallese Nicola Colombo”.

                                        

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