Riflessioni sul “Il Signore degli anelli”: si presenta a Vittoria il libro di Miriam Di Noto

L’incontro inaspettato con un libro ed un autore. Una lettura occasionale durante il periodo Covid suscita una serie di riflessioni sulle problematiche del nostro tempo.

Nasce così il libro “Un incontro inaspettato”, di Miriam Di Noto (Youcanprint, marzo 2023). Di Noto, una lunga carriera alle spalle nel mondo della scuola, ha dato alle stampe un libro che contiene le sue riflessioni su “Il Signore degli anelli”, di John Ronald Reuel Tolkien.

Il libro è la prima opera di Di Noto che, dopo una lunga carriera dedicata alla scuola, esordisce con questo testo, un saggio dedicato al celebre romanzo fantasy, ambientato nell’immaginaria “Terra di Mezzo”.

Il libro sarà presentato il prossimo 24 maggio, alle 18, a Vittoria, nella sala delle Capriate “Gianni Molè”. A presentare il libro saranno la dirigente scolastica Emma Barrera e la docente Mariella Martorana. Un gruppo di alunni della V A Liceo classico, ex studenti dell’autrice, leggeranno alcuni brani del libro. Il libro infatti, per le sue caratteristiche, è idoneo anche come testo scolastico. È stato letto e commentato all’interno di alcune classi del liceo classico.

«Questo libro – spiega Miriam Di Noto – nasce da una lettura durante il periodo Covid – Considerato dai più al massimo un’affascinante storia fantasy, rivela invece ad una lettura più attenta e meditata una profondità e attualità insospettate».

Il libro è suddiviso in brevi capitoli che traggono spunto da frasi illuminanti del romanzo. Partendo proprio da alcune frasi del testo, l’autrice propone le sue riflessioni. Si va dal tema della giustizia, alla difficile scelta tra il bene e il male, alla guerra, alla condizione della donna, alla difesa della natura, alla funzione manipolatrice del linguaggio, alle sfide del periodo storico -sociale in cui ci si trova a vivere. Si scopre così la profondità di uno scrittore come Tolkien, che visse in prima persona i drammatici eventi del Novecento che traspose nel suo mondo immaginario. Particolarmente interessante e imprevedibile la sua dichiarazione che il tema del romanzo sia morte e immortalità cioè l’aspirazione dell’uomo ad acquisire l’immortalità. Ciò che l’autrice tenta di dimostrare è che “Il Signore degli anelli” sia un romanzo che esprime appieno le problematiche del ventesimo e ventunesimo secolo e possa fornire interessanti spunti di discussione al lettore odierno, che non si era mai accostato alla sua lettura, perché scoraggiato dalla definizione di fantasy.

Viene trattato anche il tema dell’approccio dei lettori nei confronti del romanzo, soggetto ad interpretazioni varie e spesso diametralmente opposte. L’autrice riferisce le varie posizioni vedendole come prova della ricchezza polisemica di ogni testo letterario. A suo dire, ogni lettore vive nel contatto, con questo testo in particolare, un’esperienza personale che non è solo culturale, ma soprattutto esistenziale.

Alla fine del libro sono inserite delle “appendici”, con una sintesi del romanzo e una scheda sui personaggi citati, per rendere più agevole la lettura di chi non conosce né il romanzo né i film che ne sono stati tratti.

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