È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
RETTA RICOVERO DISABILI MENTALI
20 Dic 2016 18:02
Il comportamento molto superficiale e non corretto mostrato da questa amministrazione in merito alla problematica di cui in oggetto, che può causare ricadute negative verso la comunità ed in particolare verso i soggetti con particolari esigenze , ci ha condotto a trasmettere la di seguito nota ,protocollata alla Regione Sicilia in data 20/12/2016 .
Dagli atti pubblicati nel sito internet del Comune di Comiso ( vedi Determine Dirigenziali Area 8 n° 50, 52 e 55 del 2016 ), si evince chiaramente che le stesse sono in contrasto al D.P.R.S. n° 158 del 4/6/1996, recante la norma relativa all’approvazione degli schemi di convenzione tipo, per la gestione da parte dei Comuni della Regione , dei servizio socio-assistenziali , Legge Regionale 9/5/1986 n° 22. Il sopra citato decreto , all’allegato D, prevede la corresponsione a ciascun ente privato per ogni assistito, di un fisso e di una retta di mantenimento,per ogni giorno di effettiva presenza, oltre l’aggiornamento automatico delle tariffe entro il 31 dicembre di ogni anno, sulla base degli indici Istat, e sull’aumento del costo della vita. A tal proposito, una recente nota emanata dal Direttore Generale dell’Assessorato Regionale alla Famiglia delle Politiche Sociali e del Lavoro del 23/6/2016 protocollo n° 21473 invitava i Comuni ad attenersi scrupolosamente a quanto previsto dal DPRS 4/6/1996.. . Nonostante ciò, come riscontrato, l’Amministrazione Comunale di Comiso non applica le tariffe in maniera regolare per lo svolgimento dell’attività delle comunità alloggio per disabili psichici. Tale comportamento rischia di fare cancellare dall’Albo Regionale quelle Cooperative che hanno un rapporto con l’Ente Comunale e che garantiscono questo importante servizio. Tale comportamento non consentito come giusto decreto regionale, non trova nessuna giustificazione , perché a parte essere in difforme da quanto previsto dalla Legge, potrebbe causare la perdita di posti di lavoro e una ricaduta economica negativa nel territorio. Se il comportamento è legato ad una forma di risparmio a discapito di un regolare svolgimento del servizio, buona parte delle somme piuttosto che essere utilizzate impegnandoli dai fondi del bilancio comunale possono essere recuperate dal Fondo Sanitario Nazionale, applicando correttamente la normativa che all’art. 14 dell’allegato D della convenzione-tipo che alla voce “integrazione retta” recita testualmente “in relazione alle specifiche prestazioni connesse l’Amministrazione Comunale d’intesa con l’ASP competente, corrisponde un’integrazione e che detta integrazione, ai sensi delle vigenti disposizioni, graverà sul Fondo sanitario nei cui confronti l’Amministrazione Comunale provvederà ad esercitare azione di rivalsa” come del resto fanno altri Comuni della Regione Sicilia.
Visti quindi gli atti citati che si allegano in copia e nei quali si evince chiaramente il non rispetto di quanto in oggetto, si chiede a codesto Assessorato un intervento sostitutivo al fine di verificare il rispetto del DPRS L.R. 22/86.
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