PROPOSTA DI RIORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA DI EMERGENZA SANITARIA TERRITORIALE 118 IN PROVINCIA DI RAGUSA

Confedrenza stampa martedi mattina del Grupopo di lavoro presso l’ìordine dei medici . Copn una dettagliata e documentata relazione si sono poste le basi per un nuovo progetto di 118 che quì di seguito vi proponiamo. La situazione attiale in provincia di Ragusa è attuamnente questa

1. Santa Croce Camerina

2. Vittoria

3. Scicli

4. Comiso ed Ispica (quest’ultime istituite come progetto aziendale dell’ASP7)

5. Modica h 12 (notturno della MSA ex CMR)

Ø Ambulanze MSB (autista e soccorritore)

1. Acate

2. Monterosso Almo

3. Giarratana

4. Ragusa Ibla

5. Ragusa

6. Marina di Ragusa

7. Modica

Legenda:

(ambulanze medicalizzate con anestesista infermiere ed 1 autista soccorritore)

(ambulanze medicalizzate con medico infermiere ed 1 autista soccorritore)

(ambulanza con Infermiere autista e soccorritore

(ambulanze di base con autista e soccorritore)

(Punto Territoriale di Emergenza)

(Punto di primo intervento) 6

CRITICITA’ DEL SISTEMA

Al momento la situazione attuale del sistema 118 in provincia di Ragusa non consente di attuare quel principio cardine tra l’altro con eccessivo aggravio di spesa dovuto maggiormente alla non ottemperanza alle nuove disposizioni di riordino del Sistema dettate dalla Regione secondo le ” Nuove linee guida sul funzionamento del servizio di urgenza-emergenza sanitaria regionale S.U.E.S.-118” pubblicate sulla GURS n° 18 del 24 Aprile 2009 .

Si elencano i punti critici del sistema:

A. Esistenza nelle MSA (ex CMR postazioni di Ragusa e Modica) di medici anestesisti ad incentivazione (contemporaneamente in carenza di organico in ospedale)

B. Per le MSA di Ragusa e Modica è stata bandita da 2 anni la graduatoria per i medici EST e mai attuata nonostante sia stato sentenziato “inammissibile” il ricorso al tar di opposizione alla graduatoria nel Giugno 2011;

C. Aggravio di spesa per l’erario di 220.000€ /anno per le due postazioni 118 suddette,

D. MSA di Modica operante h 12 con grave rischio per la salute dei cittadini nelle ore notturne

E. Mancata attivazione delle graduatorie per le postazioni di ISPICA MONTEROSSO ALMO e SANTA CROCE CAMERINA: la GURS n° 13 del 23/03/2007 bandiva una graduatoria per 157 medici E.S.T. per medicalizzare le postazioni India di Santa Croce Camerina ed Ispica, oltre ad una postazione ex novo di Monterosso Almo. Chiusura del PTE di Scoglitti durante gli interventi richiesti dalla C.O. Avendo un solo infermiere la struttura è costretta ad essere chiusa e quindi non può operare con continuità durante interventi esterni dell’equipeG. I PTE lavorano con un solo medico E.S.T. che svolge contemporaneamente attività ambulatoriale di stabilizzazione di pazienti che si presentano alla struttura e l’attività di medico di Ambulanza MSA associata al PTE. Ciò comporta la scopertura della struttura dal medico nel momento in cui lo stesso deve uscire sugli interventi richiesti dalla centrale operativa di Catania per cui, in questo frangente, il PTE si può considerare non operativoH. Inesistenza del personale infermieristico 118 dedicato con l’assurda contraddizione di avere gli infermieri dedicati in servizio presso il pte e gli infermieri sul 118 ad incentivazione. Impossibilità per alcuni PTE (vedi Pozzallo) di effettuare richieste di esami diagnostici e consulenze: si inviano i pazienti con sospetto diagnostico in Pronto Soccorso con ulteriore 8

registrazione ed aggravio di spesa per l’ASP. Ad esempio un semplice trauma distorsivo del piede o una sospetta frattura di polso o di caviglia potrebbe bypassare il pronto soccorso semplicemente con una richiesta di radiografia ed una consulenza ortopedica (principio secondo cui è stata istituita la struttura dei PTE , cioè quello di aiutare i pronto soccorsi evitando l’accesso agli stessi dei pazienti con le patologie minori).

J. Diminuzione di 1 unità Autista /Soccorritore nei PTE: altra criticità delle postazioni PTE/118 in cui è presente un solo medico è quella che, nel momento in cui lo stesso è impegnato nella stabilizzazione di un paziente e viene richiesta l’ambulanza 118 su un intervento, la scelta di non salire sul mezzo di soccorso da parte dello stesso medico, riduce l’equipaggio a due unità (autista ed infermiere) in quanto è stato ridotto, con apposito decreto, il numero dei soccorritori di una unità nelle MSA. Considerando che il medico è quasi in “prestito” all’ambulanza india associata al PTE, il decreto del 25/02/2011 non può essere attivato per tali ambulanze 118.

K. Il personale Medico del 118 è in regime di convenzione: Il personale Medico E.S.T. in servizio presso le varie postazioni PTE/MSA, in regime di convenzione regolamentato dalContratto Collettivo Nazionale , viene attualmente rivendicato nella gestione dal Dipartimento EMUR dell’ASP7 di Ragusa, perché a detta di taluni, ha in comune la parola ”emergenza” ed i protocolli di gestione del paziente, considerando la continuità del percorso diagnostico dei pazienti che afferiscono al pronto soccorso. Per quando nobile possa essere tale pensiero, il medico dei PTE si ritrova a sostenere in tale modo gli oneri del dipendente e gli oneri del convenzionato senza poter usufruire in tal modo degli onori di tutte e due le figure.

L. Utilizzo dei medici EST in modo esclusivo presso il Pronto Soccorso : I medici dei PTE/118 di Scicli che hanno risposto all’assegnazione degli incarichi di Emergenza Territoriale pubblicata in GURS n° 8 del 18/2/2011, da quella data titolari , sin dall’inizio del loro contratto hanno “dovuto” accettare di lavorare presso i pronto soccorsi di Modica Scicli e Comiso, per “la mancanza di apertura dell’apposita postazione PTE per cui avevano concorso”. Si ricorda che il bando per cui avevano fatto richiesta era un bando di Emergenza Sanitaria Territoriale per cui, anche in mancanza dell’apposito PTE gli stessi potevano lavorare sull’ambulanza di Scicli già appositamente attrezzata come MSA.  

M. Si ricorda ulteriormente che il Pronto Soccorso, secondo l’Accordo Integrativo Regionale è un lavoro che si deve svolgere in eccedenza oraria alle 168 ore con un massimo di 12 ore settimanali e previa contrattazione locale con l’ASP di riferimento secondo quanto recitato dall’articolo . Orbene tutto questo è stato bypassato e viene oggi considerato una normalità senza considerare il predetto Accordo ed i rischi derivanti da tale impegno lavorativo ma soprattutto derivanti dalle reperibilità che i suddetti medici svolgono per i trasporti inter-ospedalieri; inoltre è considerata normalità la difficoltà che tali medici hanno a completare le ore dovute da contratto (168 ore troppo spesso non raggiunte)

N. Le guardie mediche non sono emergenza sanitaria e troppo spesso vengono coinvolte sugli interventi di EST dalla centrale operativa , soprattutto sul territorio di Scicli mentre lo stesso ha già a disposizione i medici di emergenza territoriale. Non basta un medico qualsiasi a “comporre” un’ambulanza MSA!! …e troppo spesso questo capita nelle zone balneari dove una MSB viene considerata medicalizzata quando si intima al medico di GM estiva di salire sui mezzi per i codici rossi.

O. Altra considerazione che deriva da questa arbitraria scelta di “trattare” i Medici EST come medici strutturati dell’ASP è il trattamento economico , che viene considerato come da dipendenza, pagando l’amministrazione uno stipendio fisso di 168 ore mensilmente e poi conguagliando ogni 3 mesi le ore in eccesso o in difetto. Ricordo che tale decisione del tutto arbitraria, contrasta con il decreto del 23/2/2007 art 1 comma 3 e 4 che impone il pagamento delle frazioni superiori a 30 minuti e dispone anche le limitazioni non oltre 15 ore dei turni di servizio.

P. Zona montana di Monterosso Almo e Giarratana non coperta da parte di ambulanze MSA ma attualmente coperte da sole MSB e raggiungibili in un minimo di 25 minuti con visibilità ottimale dalla MSA più vicina

Q. Durante il periodo estivo l’affluenza di turisti accresce la popolazione delle zone balneari e spesso gli interventi vengono gestiti dalle ambulanze di base che trasportano indiscriminatamente i vari codici in ospedale di Ragusa Scicli o Vittoria. Ciò per mancanza di MSA in zone vicine alla costa. L’unica esistente e quella di Pozzallo che non può coprire logicamente tutta la fascia costiera.

R. L’esistenza di Ambulanze India sul territorio.

PROPOSTE

1. Attivazione immediata della graduatoria approvata con delibera n° 142 del 27/1/2011 nonché della mobilità interaziendale proposta con circolare interna dell’11/11/2010 prot n° 957, con assegnazione dei posti ai medici di EST ed apertura delle MSA h 24 di Ragusa e Modica. Ciò apporterebbe un risparmio annuo di 220.000€ circa rispetto all’attuale incentivo dei medici anestesisti rianimatori ( non più previsto da 2 anni).

2. Attivazione delle graduatorie soprattutto per i nodi critici della provincia di Ragusa: zona montana di Monterosso Almo-Giarratana e per il Comune di Santa Croce Camerina(nodo nevralgico sia per la costa che per la strada Marina di RG – Ragusa).

3. Aumento di 1 unità medica nei PTE per la copertura di turni diurni in doppio senza la scopertura dal medico durante gli interventi richiesti dalla centrale operativa così da arrivare all’organico di due unità mediche per turno di servizio così come già previsto per gli infermieri

4. Creazione degli infermieri dedicati al sistema di Emergenza 

5. Uniformare l’attività dei PTE unificando i protocolli di richiesta di consulenze e di esami specialistici

6. Attivazione immediata della postazione MSA di Scicli con i medici già titolari ed utilizzati in maniera esclusiva presso i Pronto Soccorsi.

7. Implementazione dell’attività che i medici EST, previa contrattazione decentrata secondo Accordo Collettivo, possono svolgere sui Pronto Soccorsi e DEA con maggiori accessi e soprattutto laddove ancora esistono medici singoli in turno (vedi Ragusa e vedi Vittoria). Ciò dovrebbe avvenire sempre in associazione al medico titolare del Pronto Soccorso , ma in piena autonomia di firma e responsabilità.

8. Formazione del personale medico EST che ha diritto a 300 ore biennali di frequenza in reparti di area critica e corsi di emergenza attinenti secondo l’accordo collettivo nazionale, per uniformare la qualità sul sistema di Emergenza Territoriale previa istituzione di un database dei corsi effettuati in modo da tenere sempre aggiornato il curriculum di ogni singola unità medica

9. Gestione dei medici EST a carico della medicina di base. Ribadire l’autonomia deimedici convenzionati ripristinando lo “status quo ante” sia nell’autonomia dell’autogestione sia nel trattamento economico, nonché individuare una figura all’interno dei PTE stessi che possa coordinare e possa fungere da connessione con l’ASP stessa controllando l’operato dell’Emergenza Territoriale.

Una considerazione del tutto personale ci porta a dire che un buon servizio sanitario inizia dall’emergenza extra-ospedaliera anche nell’ottica di un risparmio economico. Deve finire l’epoca del caricamento e trasporto veloce dei pazienti negli ospedali, perché questa concezione è antica di decenni, fuori dai protocolli internazionali e risulta dispendiosa non intervenendo di certo a variare il destino dei pazienti che necessitano di una terapia immediata.

Gruppo di Lavoro: Dr. Alessandro Vindigni; Dr. Gianmichele Boscherini; Dr. Giovanni Barrano; Dr.ssa Maria Zanghi

 

 

 

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