È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
PER L’OSPEDALE DI COMISO TEMPI DURI. GILOTTA FA SCARICABARILE
22 Mar 2011 23:26
Le prospettive dell’ospedale di Comiso “Regina Margherita” sono state discusse nel corso di un incontro tenutosi a Ragusa, preso la ditrezione generale dell’Asp 7 Ragusa, tra il sindaco Giuseppe Alfano, i capigruppo consiliari, e i deputati regionali Giuseppe Digiacomo e Roberto Ammatuna, alla presenza del direttore generale dell’Asp Ragusa, Ettore Gilotta, del direttore sanitario, Pasquale Granata, e del direttore di distretto dott.ssa Distefano. Un confronto serrato, franco e articolato, nel corso del quale è stato ribadito al direttore generale Gilotta l’esigenza, come più volte promesso ma finora disattesa, di avviare la riqualificazione dell’ospedale comisano invece di procedere al suo scientifico e continuo smantellamento.
Il direttore generale Gilotta ha invece obiettato che la pianta organica del nuovo piano sanitario ibleo non prevede personale per il Pronto Soccorso del “Regina Margherita” ed ha esortato i deputati regionali presenti a farsi parte attiva in sede legislativa affinchè si superi il problema normativo emendando la legge nel senso di permettere una interpretazione più estensiva della stessa in modo da non sopprimere il Pronto Soccorso del nosocomio comisano.
“Si è trattato di un incontro che riteniamo interlocutorio – ha commentato il sindaco Alfano – perchè, unanimamente, abbiamo prospettato al direttore Gilotta che non permetteremo lo smantellamento di un punto di riferimento essenziale per la tutela della salute dei cittadini, quale è appunto l’ospedale Regina Margherita, ad iniziare dal suo pronto soccorso, che, a quanto pare ormai sempre più evidente, si vuole ridurre a un illogico cronicario. Parimenti abbiamo rilevato l’incongruenza tra la pianta organica che non prevede personale per il pronto soccorso dell’ospedale di Comiso e il decreto regionale legislativo che invece conferma il servizio di pronto soccorso in tutti e cinque gli stabilimenti ospedalieri, quindi Comiso compreso. Con onestà intellettuale, non abbiamo fatto mistero di essere pronti a intraprendere tutte le azioni utili, anche le più eclatanti, a difesa del pronto soccorso del Regina Margherita e di quel che rimane ancora del presidio ospedaliero. La soppressione del pronto soccorso a Comiso, ben lungi dal rappresentare una razionalizzazione e un miglioramento della qualità dell’offerta sanitaria, in realtà produce due ordini di danni all’utenza. Il primo, fa venir meno un punto di riferimento sanitario consolidato nel tempo e perfettamente efficiente e utile come dimostrano le oltre 14.000 prestazioni eseguite ogni anno. Quest’ultime destinate sicuramente ad aumentare con l’entrata in funzione dell’aeroporto. Il secondo, si andrebbe ad intasare il pronto soccorso dell’ospedale Guzzardi di Vittoria, a quel punto assolutamente insufficiente per il personale e inadeguato strutturalmente ad assorbire l’utenza assistita a Comiso con un notevole danno alla salute per tutto il comprensorio ipparino. Altro che miglioramento della qualità sanitaria”.
“Il direttore generale Gillota – ha concluso il sindaco Alfano – si è comunque dichiarato disponibile a valutare opzioni alternative soprattuto se interverranno novazioni normative all’attuale legge, e a congelare, per il momento, la chiusura del Pronto Soccorso del Regina Margherita. I capigruppo consiliare ed io stesso, contemporaneamente, ci siamo impegni a farci parti attive affinché sia convocata in tempi brevi una nuova seduta aperta del Consiglio Comunale, da tenersi presso lo stesso ospedale comisano, alla presenza dei vertici dell’Asp 7 Ragusa e degli stessi operatori sanitari del Regina Margherita affinché siano loro stessi, da tecnici del settore, a proporre soluzioni soddisfacenti capaci di conciliare il risparmio di risorse economiche ed un effettivo miglioramento dell’offerta sanitaria nel territorio. Soluzioni quindi che non passino come un semplice colpo di spugna su realtà moderne ed efficienti perchè la coscienza collettiva non le percepirebbe come un qualcosa di positivo, anzi esattamente il contrario”.
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