“PER LE ANTICHE VIE PASSEGGIANDO SOTTO LE STELLE”

Interessante serata quella di ieri che ha permesso ai tanti di dare importanza a quei luoghi che sono soliti percorrere senza sapere cosa raccontino veramente. Luoghi vissuti, ricchi di storia che con l’iniziativa, dal titolo “Per le antiche vie passeggiando sotto le stelle” organizzata dal prof. Giuseppe Cultrera, Luisa Fontanella e Salvatore Marletta, hanno permesso di riscoprirli grazie ai personaggi del passato che hanno fatto la storia del paese montano. Tutto è iniziato alle ore 22 quando un gruppo  di persone, di diversa età, si sono riversati in piazza Duomo per iniziare questa passeggiata mostrando interesse ed entusiasmo. Prima tappa nel ricordo di Don Carruzzu “putiaru”, Ronna Fina e Peppino Comitini alla presenza dei nipoti di quest’ultimo. Si trattava di tre personaggi che erano parte integrante della piazza inoltre questo momento è stato arricchito dalla voce di Giovanni Laterra che ha letto una poesia di Peppino Comitini. Nella seconda tappa si sono soffermati davanti la casa nativa di Vincenzo Rabito,  scrittore autobiografico diventato un fenomeno letterario del XXI secolo, ed è stato il figlio Tano Rabito a ricordare il padre con la lettura dell’incipit tratto dal noto libro “Terra Matta”. Tutti seguivano il Prof. Cultrera, attraversando viuzze strette. Nella terza tappa si sono fermarti a parlare  dello scrittore antropologo dell’800 Serafino Amabile Guastella. Questa volta il compito di dar voce al ricordo di Guastella, è stato affidato ai bambini che hanno partecipato al progetto diretto da Luisa Fontanella. La quarta tappa ha visto la sosta presso l’abitazione del barone Melfi che prima era di Thomas Chaula, poeta laureato alla corte di Alfonso d’Aragona. I visitatori hanno potuto vedere anche “u funnicu ra andulina” prima di spostarsi verso la chiesa di San Filippo. In questa piazza sono stati ricordati diversi personaggi storici chiaramontani come: i fratelli Ventura Simone e Giovanni entrambi pittori ed ancora oggi Chiaramonte conserva delle opere, Giovan Antonio Cannizzo e l’archeologo Antonino De Vita scomparso nel 2011. Quest’ultimo, uomo di spicco culturale del ‘900, è stato ricordato da Vito Cultrera con la lettura di un passo tratto dal libro dell’archeologo postumo alla morte. La passeggiata si è conclusa in piazza S.s Salvatore dando spazio alla lettura di due poesie di poeti lontani nel tempo ma con la stessa passione, il poeta Bonafede la cui poesia è stata letta da Giovanni Laterra ed il poeta contemporaneo Sergio D’Angelo che ha letto la sua poesia. Non resta quindi che aspettare venerdì prossimo per un nuovo appuntamento alla  scoperta dei luoghi della memoria chiaramontana.      

 

 

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