NON UN SUCCESSO MA UN TRIONFO DEL MADE RAGUSA

30 Gen 2011 15:47

Non siamo di primo pelo anche se fuori mestiere da non capire quando in insperato successo di una iniziativa si trasforma in un trionfo vero e proprio. E non siamo tanto ingenui da non capire che chi ha sposato l’iniziativa con entusiasmo della presentazione delle eccellenze enogastronomiche in terra di Ungheria lo ha fatto perché ha visto lontano, ha capito che è finita ormai l’era della grandi fiere dove si spendono migliaia di euro per l’organizzazione (ma anche per le gite degli amministratori) e la partecipazione è finita. E così senza spendere un euro o quasi la provincia di Ragusa e sette comuni (gli altri cinque dormivano) si sono aggregati al Progetto europeo Competenze per adulti in azione  offrendo il vino cerasuolo di Vittoria, il torrone di Giarratana. il miele di Monterosso, il formaggio Ragusano DOP, il cioccolato di Modica, il pane di Santa Croce Camerina, l’olio dei Monti Iblei di Chiaramonte Gulfi, per una tavolata di almeno cinquanta persone provenienti da otto paesi europei Ungheria, Polonia, Turchia, Lituania, Romania, Francia, repubblica Ceka ed Italia che ha fatto impazzire le varie delegazioni alla breve ma intensa descrizione dei prodotti iblei.

Le richieste di incontri si sono sprecate tanto che ogni Paese ha chiesto di poter avere rapporti economici con imprenditori ragusani disposti a reperire nuovi mercati che tramite i canali giusti (e seri aggiungiamo noi) possano intervenire su una  platea di milioni e milioni di consumatori anche se i prodotti ragusani sono di nicchia e quindi pere “clienti” con capacità di spesa elevata che ci sono pure. Il successivo trionfo con il sindaco di Roszke, la Municipalità di Budapest e l’Ambasciata italiana è stato poi la conseguenza della giustezza del metodo adottato dal partner italiano incarnato dalla Associazione Agorà di Ispica la cui presidente dott.ssa Tiziana Scuto ha mietuto successi in ogni tappa del viaggio culturale in Ungheria. Ma a pensarci bene bisogna far tesoro delle parole che il Consigliere Economico dell’Ambasciata Italiana a Budapest dott. Marco Petacco il quale ritiene che occorre intensificare al massimo anche a livello europeo i rapporti soprattutto con piccole realtà locali in grado di cogliere l’immediatezza e la convenienza dei rapporti economici, commerciali, sociali e culturali.

Bene, questa sembra proprio la caratteristica di ciò che è successo in Ungheria dove, purtroppo, la delegazione italiana non è stata in grado, ma questo è naturale occupandosi di altro, di soddisfare la richiesta di acquisizione di tutti i prodotti ragusani lasciando questa iniziativa ai prossimi mesi visto che anche l’Ambasciata italiana ha messo i suoi uffici a disposizione di chi lo voglia per le consulenze richieste dagli operatori iblei, Ed allora cominciamo con la Polonia dove il 6 e 7 giugno ci sarà l’ultima tappa del meeting per continuare con Istanbul dove tramite il Consolato generale d’Italia e con il console generale della Turchia in Sicilia i nostri produttori posso fare affari d’oro; per continuare con la Romania patria del Commissario europeo per l’agricoltura amico dei vertici del Consorzio del cioccolato modicano, dove a Bucarest è previsto un incontro e per proseguire con Alicante e Madrid dove sono stati avviati i primi approcci; per finire con Malta dove addirittura proprio ieri nostri connazionali vogliono fare le cose in grande sempre sotto l’egida delle Autorità diplomatiche del nostro paese che è poi in definitiva la strada maestra da percorrere per fare della provincia di Ragusa la “regina” d’Europa, titolo che merita ampiamente almeno nel settore enogastronomico. Ma anche in altri!!