Nasce il marchio Made in Ethical Italy assegnato anche dalla cooperativa sociale Proxima Ragusa

Mei è l’acronimo di Made in Ethical Italy. Stiamo parlando di un marchio assegnato da una rete di organizzazioni del terzo settore attive sul territorio italiano alle aziende sane, etiche ed eque. L’azione è promossa anche da cooperativa sociale Proxima Ragusa in Sicilia che ha stretto un’intesa, in tale direzione, con Dedalus cooperativa sociale in Campania, Sistema antitratta toscano Satis, Parsec cooperativa sociale nel Lazio e associazione Lule in Lombardia.

“Il Mei – sottolinea il presidente di Proxima Ragusa, Ivana Tumino – valorizza, infatti, le aziende virtuose mettendo in rilievo la loro attività qualora l’esperienza di tirocinio sia valutata positivamente oltre alla presenza di ulteriori requisiti esplicitati dalla nostra rete di enti”. Quali sono gli obiettivi che un’azienda deve rispettare per ottenere il marchio? Il riconoscimento del comportamento etico d’impresa, il riconoscimento della responsabilità sociale come antidoto allo sfruttamento lavorativo per alcune categorie di persone vulnerabili, il rispetto delle pari opportunità, la sensibilizzazione e diffusione del tirocinio formativo come strumento di inclusione attiva che permette la possibilità di sperimentarsi nel mondo del lavoro.

A beneficiare del marchio Mei sono le aziende che avviano tirocini formativi e contratti di assunzione a favore di soggetti vulnerabili come rifugiati, minori stranieri non accompagnati, vittime di tratta e grave sfruttamento ma anche le aziende che promuovono il rispetto delle pari opportunità nell’accesso al lavoro. “Il marchio – continua Tumino – è dunque assegnato ad aziende sane, etiche ed eque che si pongono come antidoto allo sfruttamento lavorativo molto diffuso in tutto il Paese.

Tra queste, proprio di recente, abbiamo accolto Mangrovia, un’azienda, con sede nello Sciclitano, che dal 2017 ha avviato una produzione di prodotti agricoli in acquaponica e allevamento di pesci d’acqua dolce destinati al consumo. Il loro progetto, oltre ad avere un fine produttivo che, grazie al fatto che non sono utilizzati pesticidi, garantisce la coltivazione di prodotti sani, ha l’intento di ridurre l’impatto ambientale preservando lo sfruttamento dei terreni e lo spreco d’acqua. Inoltre, quest’azienda si rivolge alla comunità attraverso attività didattiche e percorsi educativi e di sensibilizzazione indirizzati ai più piccoli, ponendosi in questo modo come modello di sostenibilità. Adesso, auspichiamo che altre aziende del territorio presentino i requisiti adatti per potersi fregiare del Mei”.

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