MODICA, MOSTRA DI PRESEPI

Le sontuose stanze della Fondazione “G.P. Grimaldi” di Modica ospitano in questi giorni circa trenta presepi realizzati da bambini di tutta la provincia di Ragusa. Ente organizzatore la cooperativa sociale L’Arca. “Fin dal 2004 la nostra cooperativa promuove questo concorso – afferma il suo presidente Piero Pitino – “L’Arca dei presepi” è una manifestazione natalizia che è nata per suggellare lo stretto rapporto tra l’azione educativa e sociale della cooperativa con il mondo dei bambini e delle bambine in un periodo che li vede protagonisti, ma molto spesso passivi”. La cooperativa ha inteso così rendere attori del Natale i bambini della provincia di Ragusa che frequentano le scuole dell’obbligo, attraverso la realizzazione di presepi originali, creativi e fantasiosi. In tal modo si è voluto anche dare ulteriore slancio alla tradizione presepiale che gode di tanti appassionati e trova nei ragazzi ampio consenso e notevole partecipazione. Nel corso degli anni si è pensato di aprire l’iniziativa anche alle associazioni, alle parrocchie e a singoli privati che rientrano in categorie diverse, ma complementari rispetto all’obiettivo che ci si è dati. “Quest’anno – continua Pitino – i presepi sono 33 e provengono dalle scuole dell’Infanzia, primarie e secondarie di primo grado di Modica, Ragusa, Pozzallo e Scicli, una parrocchia di Modica, 3 associazioni e parecchi privati”. Già qualche migliaio i visitatori che attraverso una loro valutazione, contribuiscono a creare una graduatoria delle realizzazioni natalizie più significative. I premi, offerti da sponsor che hanno creduto nella valenza educativa della manifestazione, vengono quindi dati ai primi classificati per ogni categoria (scuola dell’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di primo grado, associazioni/parrocchie, privati) in base al giudizio della giuria popolare e al parere tecnico di una giuria di esperti. Il Comune di Modica e la provincia di Ragusa hanno da sempre patrocinato la mostra concorso, ma i veri sostenitori sono i bambini e i ragazzi delle scuole che reinterpretano ogni anno la straordinaria vicenda della natività con l’utilizzo di materiale povero e con linguaggi narrativi unici e irripetibili.

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