Migranti: Un fenomeno epocale ed anche un grave problema sociale? Intervista al Prof. Giovanni Sigona

Un numero crescente di esseri umani cerca aiuto fuggendo.

L’aiuto non può essere negato, ma la fuga non può continuare all’infinito, specialmente se il peso ricade sempre sugli stessi Paesi, ovvero sull’Europa del Mediterraneo, e dunque, sull’Italia.

In questi giorni, si è parlato molto della guerra scoppiata in Siria, famiglie intere della classe media che scampano alle prime vampate disumane dell’Inferno siriano, dove il dominio a macchie di leopardo del fondamentalismo folle, alternato a gradi diversi e in lotta fra loro, di organizzazioni laiche e religiose allo sbando, ha creato decine e decine di focolai di guerra e di morte.

Come si può ben comprendere il numero dei nuovi profughi, supera di gran lunga , la fuga dalla povertà, che è quasi una stagione passata, o almeno, al momento, fermata dalla prevalenza del pericolo e dal numero crescente di disperati in fuga per la vita e per mettere in salvo i figli, non per un futuro migliore.

Però un fatto ancora più grande sembra sfuggire: tutto si sta svolgendo sul lato umano e solidale della storia: accoglienza provvisoria, benevola e umana,  ma io penso che il problema dell’esodo , nella sua dimensione politica e storica, è molto più grande della capacità dei  leader europei di fermarlo. Proprio su questo aspetto vogliamo  soffermarci , e per tale motivo abbiamo  chiesto lumi al prof. Giovanni Sigona, storico su  Pozzallo:

Di fronte ad un fenomeno epocale, come quello dei migranti, quali sono a suo avviso le possibili soluzioni?           Bisogna affrontare un problema così drammatico con le armi del buon senso, della giusta concretezza e di un sano realismo, mettendo da parte l’ipocrisia ed il buonismo di bassa lega che impediscono l’effettiva integrazione dei migranti nella società europea “inducendoli” di conseguenza ad atti delinquenziali come spesso si è verificato anche in Italia negli ultimi anni, destando allarme in molte zone del nostro Paese.

Ci sono state persone che hanno speculato in modo riprovevole sulla pelle dei migranti?                                                 È stato accertato in modo inconfutabile che molti profughi, specie donne, hanno subìto violenze fisiche di ogni natura in Libia, prima di essere imbarcati, ad opera di scafisti senza scrupoli su barconi inadatti a difficili traversate, il che spiega l’annegamento di migliaia di loro nelle acque del Mediterraneo. Inoltre, operano in  Italia parecchie cooperative che hanno realizzato cospicui guadagni con lo sfruttamento dei migranti, per non parlare di albergatori il cui fatturato è cresciuto a dismisura in pochi mesi, fra il disinteresse delle autorità.        

L’Europa continua ancora a sfogliare la margherita lasciando sola l’Italia, cosa ne pensa di questo atteggiamento al riguardo?

Purtroppo, sono stati finora ben pochi gli stati europei che hanno offerto una valida collaborazione all’Italia, lasciata da sola nella gestione di un fenomeno così complesso, e  se non fosse stato per l’accorta determinazione dei ministri Minniti  e soprattutto Salvini  che grazie a fruttuosi accordi con le autorità libiche hanno ridotto dell’ 80%  gli sbarchi nell’ultimo anno, la nostra nazione sarebbe stata invasa da migliaia di disperati con tutte le conseguenze facilmente intuibili.      

È d’accordo con la visione del problema palesata dal sindaco di Pozzallo Ammatuna?                                                         Roberto è un mio grandissimo amico, un amico d’infanzia,  comunque ritengo il suo approccio ad una problematica così vasta, approssimativo e poco efficace, perché una questione di tale portata non si risolve sottolineando la ben nota generosa ospitalità e l’apertura mentale dei pozzallesi o facendo leva sui sentimenti di umanità che da sempre hanno contraddistinto l’agire degli italiani, ma cercando con ogni mezzo di risolvere il problema alla radice , intervenendo con un piano MARSHALL per l’Africa e se necessario , operando un blocco navale davanti alle coste libiche , com’è stato suggerito da tanti autorevoli esponenti politici europei che si stanno impegnando seriamente per impedire lo sfruttamento di milioni di poveracci.

Tutti valutano “triste” questa momento storico, ma c’è una figura o un esempio del passato a cui possiamo rifarci?                        

     Non si possono operare confronti attendibili con ondate migratorie del passato, perché l’ attuale fenomeno presenta caratteristiche del tutto nuove ed ancora oggetto di studio da parte degli esperti del settore. 

Giovanna Cannizzaro

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