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LETTERA APERTA DI NINO BARRERA AI DEMOCRATICI DI RAGUSA
21 Gen 2011 22:18
L’appuntamento elettorale per rinnovare l’amministrazione comunale di Ragusa rappresenta pertutta la città un’occasione di crescita politica e per i singoli partiti la verifica della loro identità, della loro effettiva capacità di radicamento sociale, della coerenza delle posizioni assunte nel corso dei cinque anni e della rispondenza delle loro scelte ai bisogni di servizi, di cultura, di legalità e sicurezza, di sviluppo, di qualità della vita, del lavoro di ogni cittadino.
Sarà la fase dei bilanci delle azioni e delle strategie di opposizione tenuti e della loro efficacia, ed anche il PD dovrà essere capace di autocritica. Alcune cose però vanno dette subito. Per affrontare con successo le prossime elezioni amministrative è anzitutto prioritario il bisogno di chiarezza e trasparenza delle posizioni e delle proposte: il PD ha svolto un ruolo difficile in una situazione difficile per tutta l’opposizione, ma via via , con costanza e senza mai abbandonare il campo, ha costruito l’immagine di una forza che anche con posizioni interne differenti sulle strategie e i metodi da contrapporre all’aggregazione di partiti e forze del centrodestra, ha saputo rappresentare una grande parte della città, diversa da quella che sostiene il sindaco.
Una grande parte che si oppone e non condivide scelte di fondo sull’ambiente e sull’utilizzo del territorio, sulle imposte e la politica delle riscossioni, sulla politica urbanistica, sulla qualità della vita e la sicurezza nel centro storico, sulla politica e gli investimenti per la protezione civile, sul ruolo degli esperti, sulla politica del personale, sul ruolo marginale della cultura, sull’impegno contradditorio sulle infrastrutture, sulle forme di sostegno alle imprese e all’artigianato,…; una grande parte della città che invece propone e crede in un modello Ragusa diverso dall’attuale e che possa essere guidato in modo molto differente da come oggi viene guidato. Ad un aggregato di singoli e di partiti eterogenei il PD deve anzitutto opporre, con coloro che ne condividono obbiettivi e scelte di fondo, una proposta politica chiara, non fumosa né d’ufficio o ripetitiva di motivi che echeggiano posizioni estranee al territorio: una proposta affidata ad uomini che del PD rappresentino riferimenti certi, sperimentati, riconosciuti; una proposta nuova che può sviluppare le scelte che attraverso i documenti, le iniziative, gli atti di indirizzo, gli emendamenti, le modifiche dello statuto comunale hanno costituito il terreno di confronto in questi cinque anni. Non veniamo dal nulla. Un partito quale è il PD, largamente maggioritario all’interno delle forze di opposizione, che non si assumesse la responsabilità diretta di una candidatura alternativa all’attuale sindaco, un partito che, in un contesto che ha già chiaramente espresso la presenza di più proposte in campo e l’intenzione di confrontarle con chiunque, invece cercasse una candidatura “in prestito” dimostrerebbe più che apertura, impotenza, rendendo incomprensibile ai cittadini il nostro ruolo “alternativo” al centrodestra, e rischiando di fornire motivazioni a coloro che credono che non vi siano ragioni per militare in un partito che al “dunque” ricorre ad altri. Al contrario siamo convinti che energie sinceramente interessate a modificare la gestione amministrativa della città insieme al PD potranno esprimere una nuova “forza” di direzione politica della città in una futura Giunta comunale autorevole e democratica. Ai miei compagni di partito e a tutti i democratici che ci affiancano voglio dire che oggi il nostro impegno deve essere diretto, attraverso le primarie , a consolidare un metodo democratico che è nel cuore del PD, per la scelta degli uomini che debbono assumere in prima fila la sfida sapendo che essi la condurranno non individualmente o secondo logiche analoghe a quelle del centrodestra. Ad un sindaco che ha operato ed opera da “capo” di aggregati vari, noi dobbiamo contrapporre una logica di cooperazione e di condivisione politica; ad una logica che mette in pratica vecchi schemi e metodi clientelari dobbiamo opporre innovazione e reale democrazia delle scelte; ad una logica che concentra in un’unica persona la gestione delle scelte fondamentali per la città noi dobbiamo contrapporre un PD e una coalizione che crede e si batte per un progetto, democratico e plurale, che esprima, con il PD impegnato in prima persona, la forza e la convinzione che “una città migliore” è possibile” e sta a noi ridarle parola e speranza. Potremmo farlo pensando di non essere in grado di poter direttamente e francamente parlare alla
società ragusana? No. Noi siamo pronti alla sfida, nel rispetto delle regole e dei metodi che ci siamo dati.
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