Una notte di emergenze, suonano le sirene, arrivano le ambulanze. Dentro il Pronto Soccorso di Modica, però, la situazione è al limite. I medici in servizio sono sempre meno, i turni si allungano, la stanchezza si accumula. Il rischio? Che a pagare le conseguenze siano i pazienti, in un sistema ormai al collasso. La denuncia […]
Le linee guida dell’UE: stop alle sigarette elettroniche all’aperto
26 Ott 2024 09:28
La Commissione Europea sta puntando a una “Generazione senza tabacco” e ha recentemente proposto un aggiornamento della raccomandazione del Consiglio del 2009 sugli ambienti senza fumo, con un’attenzione particolare anche verso le sigarette elettroniche e i prodotti a tabacco riscaldato (HTP). Sebbene la proposta non sia vincolante, essa mira a incoraggiare gli Stati membri dell’UE a estendere i divieti di fumo in luoghi all’aperto, in particolare quelli frequentati dai bambini, come parchi giochi, parchi divertimento e piscine. Altri spazi interessati dalla proposta includono edifici pubblici, fermate dei mezzi di trasporto e stazioni ferroviarie. L’obiettivo è proteggere le giovani generazioni dal fumo passivo e “de-normalizzare” l’uso del tabacco e dei nuovi prodotti alternativi.
I rischi del fumo passivo
Il fumo passivo è considerato un grave rischio per la salute pubblica, poiché è responsabile di circa il 9% delle malattie cardiovascolari in Europa e aumenta significativamente il rischio di cancro anche nei non fumatori. Per sostenere l’implementazione delle nuove misure, la Commissione ha stanziato 16 milioni di euro tramite il programma EU4Health.
In Italia, la legge principale che regolamenta il fumo è la legge Sirchia del 2005, che proibisce il fumo nei luoghi di lavoro e in locali chiusi. Alcune città, come Milano, hanno già adottato misure locali per limitare ulteriormente il fumo all’aperto: dal 2021, infatti, il Regolamento per la qualità dell’aria vieta il fumo in spazi pubblici come parchi e fermate dei mezzi di trasporto, e prevede che il divieto sarà esteso a tutte le aree pubbliche all’aperto entro il 2025.
L’iniziativa della Commissione Europea, pur non obbligatoria, potrebbe dunque influenzare le politiche antifumo nazionali, spingendo verso una regolamentazione più uniforme a livello comunitario.
© Riproduzione riservata