LE ISOLE EOLIE NELLA PREISTORIA

Un week end alla ricerca dei luoghi della preistoria nelle isole Eolie: questo è l’evento culturale ed escursionistico promosso dal CAI di Ragusa fra sabato 30 giugno e domenica 1° luglio. Una folta comitiva di escursionisti farà un salto indietro nel tempo, per visitare e conoscere ciò che è stato portato alla luce, in anni di accurate ricerche, dell’era preistorica dell’arcipelago eoliano; il periodo di riferimento riveste particolare importanza per la posizione geografica che ha sempre avuto l’area eolica. Lipari è l’isola che vanta una maggiore superficie rispetto alle altre, e forse fin dai tempi remoti, è stata quella che ha conosciuto la maggiore presenza di popoli di transito e per insediamenti stabili; questo territorio offre una grande quantità di reperti e di testimonianze di tutte le ere antiche. Il Castello che domina la cittadina di Lipari, è una miniera di ritrovamenti, essendovi formato nel tempo un deposito archeologico che racconta oltre sei mila anni di storia, a partire dal neolitico fino ai tempi recenti; all’interno delle sale dello stesso Castello sono custoditi i ritrovamenti archeologici di tutto l’arcipelago. La lettura dei reperti fa conoscere la cronologia storica degli insediamenti umani, che risale al Neolitico medio e che documenta anche la loro provenienza principalmente dalla vicina Sicilia, ma anche da altre aree del Mediterraneo. Il primo villaggio dell’arcipelago eoliano fu costruito nella zona di Castellaro Vecchio, sugli altipiani di Lipari, e la sua finalità era quella di sfruttare l’ossidiana per la costruzione di utensili e di esportarli in tutto il Mediterraneo. Dalla tipologia della ceramica del villaggio di Castellaro si può, con certezza, attribuire la sua cultura in parte a quella di Stentinello, e in parte dall’area adriatica dall’Italia meridionale; data la natura del commercio di quei tempi, la ceramica ritrovata nella zona veniva scambiata con i manufatti di ossidiana. Verso il 4° millennio nasce il primo insediamento di Lipari, ma la cultura è molto evoluta e lo dimostra la raffinatezza della ceramica, che non è più importata, ma lavorata e decorata nello stesso villaggio, anche se continua l’esportazione dei manufatti di ossidiana in cambio di merce di diversa tipologia. La successiva era dell’Eneolitico è caratterizzata dal declino dei vecchi villaggi dovuta alla crisi del commercio dell’ossidiana, per la diffusione sempre maggiore dei metalli; con l’inizio dell’età del Bronzo termina la crisi delle isole e sorge un lungo periodo di prosperità, dovuto allo scambio commerciale e culturale col mondo egeo. Nel successivo periodo del Bronzo medio e tardo, fino all’età del Ferro e alla cultura detta dell’Ausonio 2°, le Eolie attraversano cambiamenti culturali e la presenza di popoli che si succedono nei vari periodi; la ceramica si evolve come stile e le tecniche costruttive dei villaggi cambiano come architettura. Dopo la facies detta Ausonio 2°, le isole Eolie decadono per due secoli circa, ma con l’arrivo dei primi coloni greci, tutto l’arcipelago entra nella storia e inizia una nuova era di splendore economico e culturale. La camminata è molto facile e ha una valenza turistica, i luoghi che vengono toccati hanno una spiccata importanza anche paesaggistica e panoramica in qualsiasi periodo dell’anno.

 

 

 

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