“LE FOTO PIU’ BELLE DEI NOSTRI LETTORI”

Uscita n. 120 dell’apprezzata rubrica “Le foto più belle dei nostri lettori” in compagnia dello scatto di Pietro Di Quattro. Un lettore ci ha scritto inviandoci questa foto, per omaggiare appunto Pietro Di Quattro, che fu scattata dai tetti di Palazzo Donnafugata nel 1999, anno in cui venivano pubblicate una serie di cartoline illustrate per GIALLO TAXI.

Risalendo il Corso principale di Ragusa Ibla ci si imbatte in uno dei più suggestivi scenari del Barocco siciliano: il duomo di San Giorgio svetta altissimo sopra la piazza. La chiesa ha, però, una collocazione non regolare rispetto alla sottostante piazza: il suo asse centrale è,  infatti, leggermente ruotato rispetto alla linea che risulta dal prolungamento della piazza, non risultando fra l’altro perfettamente allineata con gli assi delle strade: in questo modo permette all’osservatore che si introduce in piazza duomo di scorgere la chiesa nelle sue tre dimensioni e di ammirare finanche la sua cupola. Questa è sorretta da 16 colonne, di gusto neoclassico, è alta 43 metri e ispirata a quella del Pantheon di Parigi. L’imponenza della chiesa è accresciuta anche dalla sua posizione: essa è situata nella parte alta di una piazza in pendenza ed è avvalorata da una rigida scalinata che ne risalta la facciata. Quest’ultima presenta un insieme armonico e omogeneo, essendo priva di campanili laterali e ospitando, invece, nella parte centrale, convessa rispetto alle altre, la cella campanaria che si affaccia sopra la finestra e il portone centrale; due gruppi di tre colonne scandiscono le tre parti della facciata culminati alle estremità da coppie di colonne; il tutto impreziosito dai ricchi portali e dalle statue. Sulla scalinata si innesta un’ampia cancellata in ferro battuto. La piazza è, poi, abbellita da palme e delimitata da palazzi di stampo neoclassico e barocco, fra i quali si nota l’affascinante Palazzo Arezzi con il suo arco che abbraccia la sottostante strada.

All’interno, le tre navate sono divise da pilastri con capitelli in stile corinzio illuminate da vetrate (in tutto 33) nelle quali vengono rappresentati i 13 episodi del martirio di San Giorgio e situazioni varie, oltre a sei figure di santi; ai lati, alcune cappelle ospitano interessanti tele: “S.Giorgio”, ”Immacolata”, ”Riposo in Egitto”, ”Angelo Custode”, opere dei più importanti artisti del settecento come D’Anna, Tresca, Manno.

Il duomo nasce sulle rovine della preesistente chiesa di San Nicola, distrutta dal terremoto del 1693, nella parte orientale della città, nei pressi dell’antico portale (unica parte dell’antica San Giorgio che sopravvisse al sisma). Fu progettata dal famoso architetto Rosario Gagliardi del quale si apprezzano i contributi barocchi a Noto.

Dal punto di vista architettonico, la struttura diverge da quella classica siciliana per avvicinarsi molto a quella nordeuropea, in particolare inglese: determinante lo schema della cella campanaria in facciata.

Un ringraziamento particolare al nostro lettore che ha voluto omaggiare Pietro Di Quattro avendoci inviato il suo scatto e vi ricordo, inoltre, che potete continuare ad inviarci le vostre fotografie all’indirizzo e-mail info@ragusaoggi.it .

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it