L’ASP RAGUSA PROTAGONISTA DELLA FASE OPERATIVA DEL “PROGETTO PAD”

Rendere possibile l’intervento tempestivo in caso di arresto cardiaco circolatorio. Questo l’obiettivo del ‘Progetto Pad’, divenuto una realtà grazie all’impegno della quinta commissione consiliare del Comune di Ragusa e che coinvolge l’Azienda sanitaria provinciale per quanto riguarda la fase di formazione del personale extra-ospedaliero all’utilizzo di apparecchi defibrillatori.

“Una opportunità che l’azienda non poteva farsi sfuggire – dichiara il Commissario straordinario Angelo Aliquò – per creare condizioni di una sanità più sicura, che riesca ad intervenire anche nelle emergenze dove prima non si pensava di potere arrivare. Una iniziative valida che ci avvicina ai comuni più all’avanguardia del territorio nazionale”.

Inizierà domani il corso di formazione destinato ad 81 partecipanti tra agenti della Polizia Municipale e della Polizia di Stato, istruttori di palestre e commessi impiegati nei centri commerciali.

“Quindici gli istruttori volontari – spiegano il dottor Giovanni Noto e l’infermiere Biagio Turtula – appartenenti al Training site di American Heart in sinergia con la Società italiana Medicina di Urgenza. Tre le sessioni, della durata di quattro ore ciascuna, in cui verranno fornite le nozioni per il trattamento immediato di una persona colpita da arresto cardiocircolatorio attivando la defibrillazione precoce. I dati sono chiari, ogni minuto di ritardo determina progressivamente la diminuzione di probabilità di sopravvivenza dell’individuo e di funzionalità neurologiche e motorie. Il tempo massimo di trattamento, affichè sia efficace, è stimato entro i 5 minuti”. 

Il progetto modulare, in una prima fase, su iniziativa della quinta commissione consiliare, ha visto la realizzazione di una campagna per la diffusione dell’utilizzo dei defibrillatori in ambito extra-ospedaliero. 

“Una iniziativa di cui sono particolarmente fiero – afferma il presidente Giovanni Di Mauro – sia come esponente politico che come infermiere. Non è stato facile coinvolgere i privati in questo periodo di forte crisi ma abbiamo registrato alcune importanti adesioni grazie alle quali possiamo a giorni concludere l’iter e posizionare i primi apparecchi. Una iniziativa che comunque continuerà grazie all’interessamento di altri enti”.

“Un progetto importantissimo che purtroppo ha tempi di percorrenza lunghi – conclude il primario del Pronto Soccorso dottor Salvatore Pino – e che si basa sul volontariato degli istruttori. Sarà importante tenere sempre sotto controllo la fase formativa con continui aggiornamenti e controlli”.

 

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