LA RASSEGNA DI MUSICA E DANZA IN LIBERTA’

“Il cuore in una barca di Carta” ha chiuso i battenti domenica 11 settembre. La fortunata rassegna musicale iniziata a giugno ha visto la sinergia di espressioni musicali come il jazz sposare le suggestioni  più varie. Organizzata dal caffè letterario Hemingway la rassegna è stata una festa di musica e danza in libertà. Un tripudio di musica ha accompagnato la serata conclusiva: più di dieci i  gruppi che si sono alternati per salutare gli habitué  della rassegna . La via Grimaldi, la scalinata di San Pietro e le viuzze attigue salotti naturali della città antica, patrimonio di tutti i cittadini,  sono state prese d’assalto dagli spettatori che hanno ballato per tutta la serata. 

“Il cuore in una barca di Carta” nasce dalla volontà degli organizzatori, Alessandro Di Rosa, Giorgio Cavallo, Roberto Barni  e Saro Tribastone  di dar vita ad un percorso non solo ideale ma piuttosto reale nella musica e nella capacità che ha questa grande arte di creare ponti e parlare linguaggi universali. Mai scontata e mai stanca la musica in Via Grimaldi è stata la colonna sonora della sbiadita estate modicana. La domenica un susseguirsi di gruppi jazz ha sottolineato di musica colta la stradina sorpresa nella sua sorniona tranquillità dai suoni di fiati,  bassi e percussioni. Al responsabile della rassegna jazz Roberto Barni il riconoscimento di aver saputo alternare esponenti del jazz di avanguardia con  gruppi di sperimentazione e gruppi classici. La loro presenza ha arricchito le serate dell’Hemingway. A Saro Tribastoni un sentito grazie da parte dei responsabili Alessandro Di Rosa e Giorgio Cavallo per aver saputo coniugare con grande armonia gruppi delle più svariate provenienze.  La serata conclusiva della rassegna è caduta l’11 settembre. Abbiamo chiesto ai responsabili del Caffè Letterario la ragione della scelta di questa data : “l’11 settembre ha segnato per tutti una data indimenticabile- dice Di Rosa – quel giorno ha trionfato la grettezza e l’ottusità di politici e sedicenti religiosi che hanno creduto di metterci tutti gli uni contro gli altri nella loro incapacità di comunicare. Noi abbiamo voluto dimostrare che la gente semplice comunica in tutte le lingue se vuol parlarsi. Abbiamo assistito a spettacoli in arabo, e nei dialetti più ostici ma ci siamo sempre trovati d’accordo sulla grande voglia che abbiamo di scoprire le diversità e di arricchircene “.           

 “Credo fortemente nel potere che ha la musica di sfondare muri eretti dall’immobilismo politico-  afferma Cavallo  –  e di riuscire a travalicare confini imposti politicamente. Nel segno della musica ci siamo trovati tutti d’accordo questa estate  e la domenica poi il suono del jazz ha suggellato legami  e convinzioni comuni”. “Ho creduto da subito nella bontà di questo progetto e ho voluto fortemente appoggiare questa rassegna perché credo sia importante dare voce e spazio a tutti – così Enzo Scarso, vice sindaco e assessore alla cultura del comune di  Modica,  ha voluto concludere gli appuntamenti del caffè letterario  – ho creduto negli organizzatori che si sono inventati un modo semplice di comunicare dando a tutti una semplice lezione: la musica, anche quella fuori dai circuiti di immediato consumo ha grande potere aggregativo”.  

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