La case popolari di Jungi in abbandono. Il quartiere alla periferia di Scicli reclama attenzione. L’Iacp chiamato ad intervenire

Residenti che da  settimane chiedono l’intervento dell’Iacp di Ragusa per avere assicurazioni circa la qualità delle palazzine in cui risiedono. Il caso scoppiato a Pozzallo dove gli edifici del piazzale Italia sono state dichiarate inagibili, rischia di riproporsi anche al villaggio Jungi. Alla denuncia degli abitanti fa da eco l’intervento del partito democratico. “Una situazione vergognosa, denunciata dai residenti che legittimamente hanno espresso tutto il proprio malcontento per il disinteresse dimostrato dagli enti competenti di fronte a dei palazzi che stanno letteralmente cadendo a pezzi – sottolinea il partito del segretario Emanuele Scala – gli alloggi in cui abitano le famiglie sono un campo minato di pericoli. Gli impianti tecnologici sono ormai obsoleti e pericolosi per la vita di chi abita all’interno di questi condomini. L’edilizia popolare non può ridursi ad un tale stato di degrado e abbandono. A pagare le spese di questa inaccettabile situazione sono proprio i nostri cittadini che vivono il disagio ed il degrado di strutture abitative che necessitano di urgenti e costanti interventi manutentivi. Le nostre case popolari sono spesso dimenticate ed ingiustamente accantonate, con la sola parentesi elettorali dove d’incanto tornano di moda e tutti mostrano un particolare interesse, per poi tornare subito dopo nel dimenticatoio, quasi come se non esistessero.

In causa oltre all’Iacp di Ragusa è chiamata anche l’Amministrazione comunale. 

“Il Comune di Scicli deve occuparsi della questione in quanto proprietario delle aree destinate a strade, piazze ed aree libere, che in genere vengono cedute a titolo gratuito al Comune” è questa la richiesta per migliorare la vivibilità del quartiere sito alla periferia della città che non vuole essere un dormitorio ma il cuore pulsante di un’intera comunità. 

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