Incendio a Randello, la situazione è critica: arrivano i canadair

Continua a destare preoccupazione l’incendio che si è sviluppato ieri pomeriggio nell’area della riserva naturale di Randello. Nella notte, l’incendio era stato tenuto sotto controllo ma alle prime luci del mattino, con il rafforzarsi del vento, i focolai hanno ripreso “vita”. Intorno alle 14 è arrivato il primo canadair che però non ha potuto rifornirsi in prossimità proprio a causa della forza del vento. Per questo motivo, il rifornimento è stato effettuato al largo delle coste di Pozzallo e questo ha rallentato ulteriormente i soccorsi. Intorno alle 16 di oggi pomeriggio è atteso un altro canadair che dovrebbe arrivare da Lamezia.

IL FUOCO “SOTTORRANEO”

Il fuoco che si sta propagando lungo la riserva di Randello viene definito “sotterraneo”: il sottosuolo, ricco di materiale organico, ha permesso ai focolai di rinvigorirsi grazie alla forza del vento. Per fortuna, non si è ancora trasformato in un incendio che viene definito “di chioma”. Secondo le prime stime, sarebbero già andati in fumo circa 15 ettari di bosco (l’intera riserva del demanio è di 150 ettari). Attualmente sono sul postodue squadre dei vigili del fuoco, una pattuglia di guardie forestali e due ispettori forestali che coordinano i soccorsi aerei, oltre alla protezione civile. Un dato importante che va sottolineato è che il personale dell’antincendio boschivo non è stato ancora attivato perchè, come decretato dalla Regione, potrà operare a partire dal 15 maggio, in anticipo rispetto agli anni scorsi, quando veniva attivato dal 15 giugno al 15 ottobre. Ma la situazione, ora è cambiata e forse il piano andrebbe rivisto, data l’urgenza. Il fuoco di Randello è circoscritto alla zona limitrova all’area attrezzata e il vento spinge le fiamme verso il mare.

Foto: Franco Assenza

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it