È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
Il carrubo di Falcone e Borsellino mutilato. A Scicli Legambiente protesta
17 Ott 2024 10:09
La presidente del circolo Legambiente Kiafura, Alessia Gambuzza, definisce la potatura del carrubo di Largo Gramsci “sbilanciata ed aggressiva” lamentando la mancanza “per chi cura gli interventi sul verde delle aree cittadine, di indicazioni tecniche, che dovrebbero essere rese per iscritto”. E’ caustica Alessia Gambuzza a commento di una potatura invasiva eseguita nei giorni scorsi. “Chi si assume la responsabilità anche formale di queste potature? Scicli, città che può vantare tanta pregiata e abbagliante pietra bianca nelle sue piazze, dovrebbe garantire il massimo benessere ad ogni singolo albero verde e ombreggiante che cresce nel proprio ambito urbano, dovrebbe mostrare interventi di cura sulle piante, più attenzione e maggiore abilità di quanto si possa riscontrare in altre città – afferma la presidente di Legambiente, sigla che è stata presente in quel lontano 1993 alla posa dell’arbusto di carrubo in memoria dei giudici siciliani uccisi dalla mafia – ormai tutti sono consapevoli dell’importanza del verde urbano e appare superfluo elencarne i benefici. Ma questo carrubo in particolare, è anche l’albero di Falcone e pertanto ulteriore e amorevole cura bisognerebbe riservargli per il valore altamente simbolico che esso rappresenta”.
Legambiente chiede di conoscere i criteri che hanno portato alla potatura.
“Con un atto di trasparenza il Comune deve dire quali criteri abbiano portato alla decisione di potare il carrubo di Falcone, quali i criteri adottati per la potatura, quali i criteri di scelta delle maestranze, se le maestranze stesse risultano essere adeguatamente formate allo scopo, e pertanto formate non solo verso l’intervento canonico, ma anche al corretto impiego dei dispositivi di protezione individuale che la legge impone queste circostanze – conclude la presidente Alessia Gambuzza – chiediamo se tutti questi criteri e scelte sono stati formalizzati in quantomeno in una relazione tecnica.
Non dobbiamo dimenticare che i Comuni italiani sono obbligati a soddisfare norme vigenti su tutto il territorio che riguardano la diffusione, la tutela, il censimento degli alberi ed il bilancio del verde. Ciò ad inizio ed a fine sindacatura”.
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