I “PARENTI RA ZITA” ALLA RASSEGNA “SUONI MEDITERRANEI”

Quando un gruppo musicale, per quasi due ore ininterrotte, riesce a coinvolgere il pubblico invogliandolo a cantare, a battere le mani, a partecipare attivamente all’esibizione per tutto il tempo, allora non solo il divertimento è assicurato ma chi è stato presente ha l’impressione di avere da un lato assistito e dall’altro contribuito a rendere ancora più piacevole la performance. La “missione” è riuscita ai “Parenti Ra Zita” che, esibitisi sabato sera a Ibla nell’ambito del secondo appuntamento della rassegna “Suoni mediterranei”, promossa dal ristorante “U Saracinu”, sono stati in grado, grazie alle loro “invenzioni” sonore, di suscitare quella vivacità e quell’entusiasmo che dovrebbe sempre caratterizzare chi partecipa ad un concerto tradizional-folk. Sarà per il particolare spirito che anima i “Prz”, o per la loro naturale predisposizione al divertimento, fatto sta che chi c’era ha avuto modo, dopo la prelibata cena a base di piatti tradizionali, di tuffarsi nella dimensione dei tempi andati, quando la musica era motivo di aggregazione subito dopo il desinare, con il focolare domestico a calamitare l’attenzione di familiari e amici. Quella di sabato, infatti, è sembrata una festa tra persone che si frequentavano da tempo, con il comune denominatore della buona musica che ha fatto da tramite per approfondire le conoscenze.

Ci ha poi pensato il personale de “U Saracinu” a rendere tutto ancora più suggestivo, con una mise adatta che ha regalato quel tocco in più all’atmosfera. Le canzoni cantate da Turi Dipasquale, le chitarre e le percussioni di Vincent Migliorisi, per non parlare della fisarmonica di Peppe Sarta, della chitarra di Gianni Guastella e dei tamburi a cornice di Andrea Chessari, hanno creato quell’ambiente perfetto ideale per trascorrere in compagnia una fredda serata di gennaio, rinchiusi al calduccio di uno dei ristoranti più rinomati del quartiere barocco di Ragusa. “Siamo davvero contenti – dice lo chef Angelo Gelasio, titolare de “U Saracinu” – perché questa scommessa della rassegna musicale la si può considerare davvero vinta. Avevamo sempre pensato a qualcosa che potesse attirare la gente facendo loro trascorrere il sabato sera all’insegna della spensieratezza. E devo dire che, oltre a quelli che cenano, sono anche parecchi coloro che arrivano per il dopo cena”. 

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