I NUOVI DATI DELLA HARVARD UNIVERSITY

 

Una mela al giorno toglie il diabete di torno e se associato ad un po’ di mirtilli ancora meglio! Non è la nuova versione del famoso detto, bensì il risultato di una ricerca effettuata recentemente da un team internazionale coordinato dall’Università di Harvard.

Gli studiosi avrebbero scoperto, infatti, che consumare mele e mirtilli, ma anche pere, uva

e uva passa, aiuterebbe a contrastare sensibilmente la possibilità di sviluppare il diabete di tipo 2, riducendone il rischio nel complesso del 26%. Il dato statistico è stato estrapolato da tre differenti studi (l’Health Professionals Follow-up Study, il Nurses’ Health Study  ed il Nurses’ Health Study II) che hanno coinvolto per un lungo periodo di follow-up quasi 200 mila volontari – nella maggioranza uomini – che nel corso degli anni hanno compilato specifici questionari sulle proprie abitudini alimentari. Per avere dati più efficaci nessun soggetto doveva aver sofferto di problemi di diabete, al sistema cardiovascolare o aver contratto il cancro. Gli studiosi  che hanno preso in esame diverse tipologie di frutta come banane, arance, albicocche, susine, prugne, fragole e così via, hanno potuto constatare che le mele, i mirtilli e l’uva grazie alla ricchezza di antiossidanti e polifenoli di queste specifiche tipologie le renderebbero alleate particolarmente efficaci nel controllo della glicemia e nello sviluppo del diabete fossero particolarmente benefiche e, inoltre, seppur non sia stato specificato se si trattasse di quelli senza zuccheri o col 100% di frutta, sono giunti al dato che i succhi di frutta aumenterebbe del 2% il rischio di avere il diabete 2. Secondo Qi Sun, coordinatore del progetto di ricerca, sostituendoli nella nostra dieta con mirtilli, pere, mele o uva il rischio di ammalarsi di diabete  potrebbe ridursi sino al 33%.

“La mela è sempre stato un’icona durante le edizioni della nostra Passeggiata della Salute – ha detto Gianna Miceli – e stiamo pensando, alla luce di questi dati, di realizzare, sperando di poter contare sull’aiuto delle istituzioni locali e dei commercianti, delle campagne di sensibilizzazione sul consumo della frutta durante la settimana di informazione che si svolgerà, come ogni anno a novembre”.

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