È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
I NOMI SONO GIÀ DECISI?
11 Ago 2013 06:32
Il tourbillon mediatico che avvolge, da qualche settimana, il Presidente Crocetta non trascina, al momento, polemiche sulla nomina dei manager della Sanità siciliana, argomento finora lasciato fuori dagli attacchi di tutte le forze politiche.
Ci pensano, con una interrogazione rivolta al ministro della Salute Beatrice Lorenzin, i senatori del gruppo Grandi Autonomie e Liberta’ Antonio Scavone, Giuseppe Compagnone, Mario Ferrara, Giovanni Mauro, Laura Bianconi, Luigi Compagna con i senatori del Pdl Bruno Alicata, Bruno Mancuso, Pippo Pagano e Salvatore Torrisi, che chiedono di “Chiarire se le evidenti anomalie riscontrate nella graduatoria pubblicata sono conseguenza di una poco attenta e ragionata valutazione della Commissione in sede di individuazione dei criteri di selezione o scaturiscono da errori di interpretazione” e di “spiegare quali sono gli interventi correttivi che si vogliono porre in essere e le iniziative che si intraprenderanno a seguito degli innumerevoli ricorsi che inevitabilmente perverranno stante l’imminenza delle date fissate per le ulteriori prove selettive”.
nell’interrogazione si legge che “Il 7 agosto, nell’apposita sezione del sito internet dell’assessorato della Salute della Regione Sicilia, sono stati pubblicati gli atti relativi allo stato di avanzamento della procedura di selezione ai fini della nomina, nei termini e per gli effetti di cui al relativo avviso pubblico, dei Direttori generali delle Aziende Sanitarie della Regione Siciliana”. L’iniziativa assunta, rilevano i senatori, “non tiene conto del parere – rilasciato su richiesta dell’Assessorato da parte dell’Ufficio legislativo della Regione – in base al quale la procedura di nomina dei Direttori Generali non ha natura concorsuale e che, pertanto, va dichiarata illegittima la selezione preliminare sulla base della valutazione dei curricula dei candidati, anche perché non prevista dall’avviso de quo”.
Inoltre “la lettura dell’elenco dei soggetti selezionati (119), alcuni dei quali sembrano illegittimamente ed inopportunamente individuati, che andranno a sostenere direttamente il colloquio, rafforza e consolida le perplessità espresse in ordine alla legittimità della procedura utilizzata ed alla validità ed efficacia dei criteri utilizzati”. Infatti, “prima face risultano esclusi dall’elenco valorosi dirigenti del Ssn con esperienza consolidata in posizioni apicali”. Alla luce di questa situazione, i senatori chiedono di sapere “se il ministro ovvero l’Agenas, Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, siano a conoscenza di quanto esposto”.
L’’affaire’ delle nomine dei maneger della Sanità pubblica siciliana si riproporrà, a breve, con tutto il seguito di inevitabili polemiche, dal momento che saranno solo 17 i prescelti o selezionati, prima dal lungo elenco di 659 idonei alla carica di Direttore Generale di Azienda Sanitaria, ancora dopo da quest’ultimo elenco pubblicato di 119 selezionati cui fanno riferimento gli estensori dell’interrogazione parlamentare.
Si tratta di nominativi scelti sulla base di due diverse valutazioni, di adeguatezza e curriculare, criteri di cui nemmeno gli stessi idonei dell’elenco principale sanno dare spiegazioni. In questi ultimissimi giorni si sono intrecciate telefonate con gli uffici dell’Assessorato e con i politici di riferimento, per capirci qualcosa.
Dal sito dell’Assessorato si evince che a fine mesi saranno effettuati i colloqui, ma si diffonde la sensazione che i giochi siano fatti. Ultimamente non sono usciti fuori i nomi, si resta fermi all’ultimo articolo di Repubblica, di fine maggio, che parlava dei ‘prediletti’ del Presidente che sicuramente erano fra le nomine ‘sicure’, come si accennava pure a qualche scelta, non suscettibile di cambiamenti, dell’Assessore Borsellino.
Alla fine del mese scorso è stato suggellato, ufficialmente, dal tavolo di verifica a livello ministeriale di cui fanno parte una ventina di alti funzionari del Ministero della Salute e di quello dell’Economia, rappresentanti delle Regioni, dell’AIFA e dell’Agenzia per i servizi sanitari regionali, il miracolo gestionale, innescato dal precedente Assessore Massimo Russo, che ha permesso di imboccare un percorso preciso, puntuale e consapevole per il risanamento dei conti della sanità siciliana. La Commissione ministeriale non si è limitata a elogiare i notevoli successi finanziari ma ha espresso i suoi apprezzamenti per i miglioramenti registrati sul fronte del progressivo sviluppo delle diverse forme di assistenza territoriale alternative al ricovero e dell’implementazione delle reti di patologia e dei relativi percorsi diagnostico-terapeutici per la continuità assistenziale ospedale-territorio.
Qualche autorevole giornale regionale è arrivato a sperare che qualcuno rivolgesse a Massimo Russo, se non le scuse per il trattamento ricevuto nel cambiamento di governo, almeno un pubblico riconoscimento del suo operato. Invece qualche esponente della maggioranza di governo, in particolare il presidente della commissione Affari istituzionali Forzese, spara a zero contro le nomine effettuate dal governo Lombardo nel settore della sanità. “I manager della sanità nominati dal precedente governo devono andare a casa. Non possiamo consentire che soggetti messi ai vertici delle aziende sanitarie da Lombardo rimangano al loro posto. Questa deve essere una regola aurea che dovrà presiedere a qualsiasi selezione che l’assessore Lucia Borsellino dovrà completare entro il 30 ottobre prossimo”.
In questo clima infuocato, dove i manager di lungo corso, i ‘raccomandati’, i nuovi prediletti e quelli solamente competenti e capaci, si contenderanno le poche ambite poltrone, non si possono fare pronostici, a meno di ammettere che le scelte sono state già definite.
Tutti sperano, a parole, sperano che chi ha ottenuto risultati positivi non sia sostituito per far posto al protetto di turno. Si spera solo che Presidente e Assessore, meglio ancora solo l’Assessore possano operare scelte serene, in ossequio ai principi di efficacia ed efficienza gestionale.
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