I caduti modicani dimenticati delle guerre di Etiopia e di Spagna ricordati da una ricerca di Fabrizio Corso

A Modica Alta, nei pressi della chiesa di San Teodoro, la Via Amore Vero collega il Corso Vittorio Emanuele alla sottostante Via Fontana. La maggioranza dei modicani crede che il nome della via abbia un significato religioso o romantico, ma la realtà è ben diversa: essa è intitolata a Vero Amore, un soldato modicano trentenne che morì in Spagna nel 1937, durante la guerra civile spagnola.

LO STUDIO DEL RICERCATORE MODICANO FABRIZIO CORSO

Uno studio del ricercatore modicano Fabrizio Corso, recentemente pubblicato e consultabile nel volume degli atti e memorie della Società Modicana per la Storia Patria, ha riportato alla luce della memoria i nomi e le vicende di quei ragazzi modicani che persero la vita nelle guerre che l’esercito italiano combatté tra il 1935 e il 1939.

I Caduti di quei conflitti nati a Modica furono 17, di cui 7 morirono durante la guerra per la conquista dell’Etiopia e 10 durante l’intervento militare nella guerra civile spagnola. In quanto vittime di guerre “fasciste”, le loro storie sono state messe da parte nelle cerimonie dell’Italia repubblicana e oggi nessuno più le ricorda.

Eppure i loro nomi sono ancora oggi ben visibili a tutti, essendogli state intitolate alcune vie della città. Fabrizio Corso, oltre a riscoprire le loro identità e i loro attuali luoghi di sepoltura, ha infatti incentrato la sua ricerca su un interessante aspetto relativo all’odonomastica cittadina, cioè lo studio dei nomi delle strade, grazie a documenti conservati presso l’Archivio di Stato di Ragusa.

Alla fine degli anni trenta, con una serie di delibere dell’allora Podestà Antonino Rizza, furono cambiate le denominazioni di alcune vie di Modica, 11 delle quali furono intitolate ad altrettanti Caduti delle guerre suddette. Così per esempio a Modica Alta la strada oggi conosciuta come Corso Nino Barone, prende il nome da un ufficiale venticinquenne decorato di medaglia d’argento, caduto in Etiopia nel 1935. Oppure a Modica Bassa il caratteristico Vico Ernesto Risadelli, che dal Viale Medaglie d’Oro sale nella sovrastante Via Mercé, prende il nome da un soldato caduto in Spagna nel 1937. E ancora, nei pressi della chiesetta di Sant’Andrea, 3 strade sono state dedicate rispettivamente ai soldati Rosario Aurnia e Saverio Puglisi, caduti in Etiopia, e al soldato Antonino Agosta caduto in Spagna.

La maggioranza di questi ragazzi, spiega Corso, partirono volontari non per seguire gli ideali fascisti, ma per la cronica mancanza di lavoro che affiggeva il nostro territorio, venendo attratti dalle paghe alte che furono loro offerte. A Modica però non tornarono più e le loro speranze e i loro progetti per un futuro migliore furono spezzati dagli orrori che caratterizzano ogni conflitto armato.

Fabrizio Corso da anni si dedica per passione alle ricerche sui modicani caduti in guerra. Nel 2017 ha pubblicato il volume scritto con Vincenzo Grienti dal titolo “Un’isola in trincea – Storie di siciliani nella Grande Guerra”, Ginevra Bentivoglio Editore. Nel 2021 ha completato la sua ricerca sui modicani caduti nella Prima Guerra Mondiale donando alla Città, durante una breve cerimonia alla Biblioteca comunale, l’Albo d’Oro aggiornato contenente 810 nominativi, albo consultabile anche online sul sito www.cadutimodicani.it

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