Furto aggravato di acqua pubblica: una assoluzione

Non è stato provato che effettivamente lui quell’acqua la utilizzava e così è stato assolto. Un uomo di 49 anni di Scicli era finito a processo per furto aggravato…di acqua. Un furto di un bene pubblico, circostanza aggravante, aggiunta al fatto che, secondo l’accusa, aveva anche effettuato un allaccio abusivo alla rete idrica dell’acquedotto comunale con un tubo multistrato flessibile. E nella abitazione nelle sue disponibilità, non c’era alcun contatore né era stato stipulato un contratto di utenza. Gli accertamenti che avevano rilevato le irregolarità, erano stati effettuati dalla polizia giudiziaria l’11 novembre del 2021.

IL PROCESSO

II processo è stato celebrato con il rito abbreviato subordinato all’esame dell’imputato. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a 4 mesi di reclusione e 100 euro di multa, la difesa rappresentata dall’avvocato Massimo Garofalo, aveva chiesto il non doversi procedere per mancanza di querela, in subordine l’assoluzione perché il fatto non sussiste o, in ulteriore subordine, il minimo della pena. Il giudice monocratico ha assolto l’imputato perché gli accertamenti non erano stati condotti anche all’interno dell’abitazione, e non c’era quindi la prova dell’effettivo utilizzo dell’acqua pubblica e quindi del furto

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