Femminile plurale: un libro di fotografie dedicato alle donne del primario vittoriese Edoardo Croce

c, ha dato alle stampe un libro dedicato alla donna, anzi alle donne nelle varie parti del mondo. Scatti realizzati nei cinque continenti, durante gli innumerevoli viaggi che Croce ha realizzato negli anni. Scatti realizzati nei vari paesi, nei vari contesti sociali, nelle varie situazioni di vita. Tutti emblematicamente dedicati a cogliere un frangente o un contesto particolare, a restituire una sensazione, a immortalare un momento importante, a regalare un’emozione.

Il libro di Edoardo Croce è stato presentato ieri a Comiso nella sala conferenze della Fondazione Bufalino. Nella sala erano esposte alcune delle foto che compongono il libro, corredato da circa 300 fotografie. A presentare il libro sono stati la presidente della Pro Loco di Comiso, Maria Stella Micieli e la presidente del Club Unesco, Tina Vittoria. In sala, c’erano numerosi esponenti del mondo della cultura vittoriese, città d’adozione di Croce, originario di Palermo, ma da anni residente a Vittoria.

“Un omaggio a tutti gli esseri umani di genere femminile”

Il libro – si legge nella prefazione – vuole essere un omaggio a tutti gli esseri umani di genere femminile. Il libro non ha intenti didattici, non suggerisce comportamenti, non esprime giudizi. Le parole riportate in queste pagine sono citazioni sulla donna di autori, poeti, artisti e letterati più o meno famosi, che esprimono giudizi sulle donne spesso in antitesi fra loro. L’autore, interviene solo con le immagini, le foto, che hanno più forza e più impatto delle parole. Sono foto scattate in diverse parti del mondo e ogni scatto ci regala un racconto relativo alla donna ritratta, non solo dal punto di vista fisico ma anche dal punto di vista psicologico. Si viene così a sviluppare una storia, una storia di donne di varie età, nei diversi paesi. Una storia disarmonica, destrutturata e contraddittoria, così come disarmonica, destrutturata e contraddittoria è la storia di questo nostro travagliato e tempestoso pianeta. Sfogliando questo volume viene da pensare che la storia del mondo non cammini sulle gambe degli uomini, come comunemente si dice, ma su quelle, ben più aggraziate, delle donne”.

Un excursus sulla cultura misogina e sulle conquiste delle donne, concretizzate nel XX secolo

Croce ha poi ripercorso la storia della donna nei vari contesti sociali nel corso di più di due millenni, a partire dalla Grecia di Socrate e di Platone, dalla Roma repubblicana e imperiale, esaminando il ruolo delle donne in quei particolari contesti, dove a godere di maggiore libertà erano spesso le cortigiane. Il ruolo subalterno della donna è presente – a parere di Croce – anche nelle religioni, come dimostrano alcuni passi della Bibbia e del Nuovo testamento, alcuni passi del Talmud o del Corano. Le donne sono sempre sottomesse ai padri e ai mariti, ereditano la metà dei figli maschi e laddove la poligamia è ammessa questa lo è solo per i maschi. Il Corano ha comunque sempre in grande considerazione il ruolo della donna: pur se subalterno a quello dell’uomo, è comunque molto considerato, anche se la tradizione misogina dei paesi islamici ha surclassato i testi sacri. Croce si è poi soffermato sul medioevo, con il periodo della “caccia alle streghe (che si calcola abbia fatto da 50.000 a 40.000 vittime), poi il Rinascimento 8anche qui con una forte presenza di donne cortigiane, anche alla corte dei Papi (Giulio II o Alessandro VI), o accanto ad artisti di fama, come Raffaello o Caravaggio.

Nei tempi moderni Croce si è soffermato sulle battaglie femministe, sulle origini della festa della donna e sulle grandi conquiste della donna: il diritto al voto concesso nel 1946 e la possibilità di entrare in magistratura, che viene introdotto per legge in Italia solo nel 1963. Nell’Assemblea Costituente c’erano 21 donne e 556 maschi, nelle prime elezioni amministrative del 1946 vennero eletto sindaco solo sei donne e nelle Politiche del 1948 entrarono in parlamento 48 donne. Nel 2018 sono state 334. Il numero attuale (nelle Politiche del 2023) non è significativo ai fini statistici perché il numero dei componenti di Camera e Senato è diminuito. Nel tempo abbiamo avuto la prima donna ministro (Tina Anselmi), la prima donna presidente della Camera (Nilde Iotti), la prima donna presidente del Senato (Elisabetta Alberti Casellati) e la prima donna presidente del consiglio (Giorgia Meloni) Manca ancora un tassello: la presidenza della Repubblica, finora sempre maschile.

A conclusione, la lettura di due brani, rispettivamente di Madre Teresa di Calcutta e un altro tratto dalla Divina Commedia, sono stati affidati ad una donna sindaco, Maria Rita Schembari.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it