“FACCIA A FACCIA 2011” PREMIO DI GIORNALISMO SCOLASTICO MAURO ROSTAGNO

Nel processo Rostagno, che ha avuto inizio lo scorso 2 febbraio,dopo ben ventitre anni dall’accaduto, l’Associazione “Libera” e Don Luigi Ciotti si sono costituiti parte civile davanti alla Corte di Assise di Trapani nei confronti del boss Vincenzo Virga e del killer Vito Mazzara.

Tale decisione di Libera nasce dal fatto che Mauro Rostagno è stato per questo territorio fra i primi a combattere mediaticamente con ironia e coraggio la mafia, dicendo le cose che la gente comune pensava e non aveva il coraggio di dire. Libera, dunque, è presente nel territorio del trapanese e segue da sempre da vicino la vicenda giudiziaria concernente l’assassinio di Mauro Rostagno, ucciso nel settembre del 1988, pagando con la vita la ricerca della verità.

Sabato 5 marzo 2011, presso il Teatro Alhambra di Calatafimi -Segesta (Tp) si è svolta la terza edizione del “Premio giornalistico Rostagno” che ha visto aderire al concorso più della metà delle scuole trapanesi e un consistente numero di istituti delle province di Palermo e Ragusa, realtà coinvolte per il primo anno nel concorso. Tra queste anche il Majorana di Ragusa che con impegno e solerzia ha voluto partecipare, nonostante le numerose iniziative cui l’Istituto, dall’inizio dell’anno scolastico, sta aderendo.

Presente alla tavola Rotonda della giornata finale il sociologo Nando Dalla Chiesa, presidente onorario di Libera, collaboratore del “Fatto Quotidiano” e docente universitario. Dalla Chiesa ha potuto raccogliere e rilanciare i tanti interrogativi che sono posti dai referenti dei gruppi di lavoro finalisti. L’argomento  centrale dell’intervista è stato quello del ruolo di una informazione libera in Sicilia.

I lavori giunti agli organizzatori, nelle precedenti settimane, sono stati vagliati da una commissione di giornalisti presieduta da Roberto Morrione, presidente di Libera informazione e i colleghi, Nino Amadore del Sole24Ore, Antonella Lombardi, collaboratrice del portale Ansa Legalità, Elena Fava, presidente della Fondazione “Giuseppe Fava” e Rino Giacalone, giornalista de “La Sicilia”.

Sicuramente hanno contribuito a rendere interessante questo incontro gli interventi di Elena Fava, figlia del giornalista catanese Giuseppe Fava, che ha voluto ricordare la storia del padre il quale si è trovato a lavorare e lottare in una Catania dominata dai Cavalieri del lavoro, nonché di Salvo Vitale, compagno di vita e di lotta dell’ormai noto anche ai giovani, tramite il film “I Cento Passi”, Peppino Impastato.

Vitale ha ricordato il compagno-fratello facendo riferimento anche alla storia parallela di Peppino e Mauro. E la platea, stracolma di giovani studenti e docenti accompagnatori, stava lì ad ascoltare, interessata agli argomenti affrontati, riguardanti anche il come diventare “giornalisti dalla schiena diritta e costruire un’informazione antimafia, combattendo -come sottolinea Dalla Chiesa- l’analfabetismo di ritorno appiccato dalle tivù, come usare il computer per costruire un’altra Italia”.

E in chiusura il presidente onorario di Libera ha detto soddisfatto : “E’ proprio bello guardare questo esercito in partenza verso la sua avventura generazionale; bello vedere per il compleanno di Mauro Rostagno e, a pochi giorni dalla festa dell’Unità d’Italia, i nuovi PICCIOTTI di Calatafimi”.

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