Etna show: la colata visibile anche da Ragusa. VIDEO

Una splendida foto di Marcella Giulia Pace regala un’immagine inedita della cupola di San Giorgio con sfondo la colata lavica dell’Etna. Il vulcano ieri ha regalato uno spettacolo unico, visibile a km di distanza.

Questa immagine cattura la cupola del Duomo di San Giorgio a Ragusa Ibla con l’impassibile Etna a 95,3 km di distanza.

MARCELLA GIULIA PACE SPIEGA LA SUA FOTO

“È bastato calcolare l’allineamento con l’Etna che è a Nord rispetto a Ragusa Ibla, posizionandomi su una postazione piuttosto impervia che tentavo da tempo di raggiungere. Da lì, la chiesa barocca di San Giorgio risulta allineata con il vulcano, creando un’affascinante e inusuale prospettiva. Dalle due posizioni, la mia a un’altezza di circa circa 460 metri e quella dell’Etna, con i suoi 3.347 metri (circa, perché non sta mai fermo quando gli mettiamo il metro sulla testa), siamo in grado di superare gli effetti della curvatura della Terra. Tuttavia, va notato che la vista dell’Etna nella sua interezza è limitata dalla presenza dei monti Iblei, alti circa 902 metri nel punto di osservazione. Dunque, la porzione visibile dell’Etna in questa foto inizia dai suoi 2.845 metri circa”, spiega Marcella Giulia Pace.

L’altra foto che vi proponiamo in gallery è stata scattata dal fotografo chiaramontano Fabiano Roccuzzo: anche in questo caso, si tratta di una foto scattata da un’altura che immortala la colata dell’Etna e in primo piano la Chiesa di San Giovanni.

L’INTENSA ATTIVITA’ DELL’ETNA

L’attività esplosiva è stata accompagnata da un flusso lavico da tracimazione che si propaga nel versante meridionale del cono del cratere. Secondo le stime, le fontana di lava dal cratere di sud est hanno generato colonne di fuoco alte anche 5mila metri. La ricaduta della cenere è avvenuta sull’asse Fiumefreddo-Taormina.

Secondo le osservazioni dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo, di Catania. l’ampiezza media del tremore vulcanico continua a mostrare un andamento variabile nel tempo, con rapide oscillazioni tra il livello medio ed alto, con valori che dalle ore 16sono stati i più alti tra quelli registrati nelle ultime due settimane. Le sorgenti del tremore permangono nell’area del cratere di Sud Est alla profondità di circa 2800m sopra il livello del mare.

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