ESILARANTE E BRILLANTE INTERPRETAZIONE DEGLI “AMICI DEL TEATRO”

Esilarante, vorticoso, brillante, divertente e spassoso. Si sprecano gli aggettivi per sottolineare la strepitosa performance degli “Amici del teatro” di Chiaramonte Gulfi che, venerdi sera, nell’anfiteatro di Poggio del Sole resort, nell’ambito della rassegna “E..state in arte”, hanno fatto divertire per oltre due ore i molti spettatori che hanno assistito alla briosa rappresentazione de “Il medico dei pazzi”, tratto da una nota piece di Edoardo Scarpetta e riadattata da Aldo Lo Castro. Una prima assoluta per l’attuale stagione teatrale, dopo l’esordio alla rassegna del Teatro dell’Iper tenutasi a Ragusa, che ha fatto trascorrere una serata in allegria a quanti hanno ammirato le evoluzioni artistiche della compagnia amatoriale più professionale della provincia di Ragusa.

Grande istrione, come sempre, l’attore Mario Bentivegna nel ruolo del protagonista, Nicolino, dissennato studente universitario che da decenni vive a Catania alle spalle dello zio Alfio Pennisi, interpretato da un ispirato Giovanni Laterra. Quando lo zio, a cui Nicolino ha fatto credere di essersi finalmente laureato e specializzato in Psichiatria, arriva in città dal paese di Roccacannuccia con moglie e figlie al seguito, la commedia degli equivoci tocca il suo apice. Con la complicità di Michelino, interpretato dal caratterista Giovanni Calabrese, amico e inconcludente scansafatiche al pari di Nicolino, quest’ultimo inventa che la pensione in cui vive a sbafo è in realtà un manicomio e che i suoi ospiti sono alcuni pazienti.

Ancora una volta la compagnia “Amici del Teatro” fa centro con una performance sopra le righe in cui sono emerse tutte le capacità distintive di una realtà che, non caso, può contare su oltre 40 anni di ininterrotta attività. Capacità in virtù delle quali, tra l’altro, è stato conseguito un piccolo record: è stata la prima compagnia non professionistica siciliana ad avere rappresentato il teatro dialettale in ben quattro continenti. E le numerose risate collezionate ieri sera testimoniano che si tratta di un successo non certo frutto del caso bensì ispirato da una costante passione che ha permesso a questa realtà di fare in modo che le distanze territoriali non costituissero ostacoli insormontabili per allacciare e sviluppare rapporti culturali e sociali con le comunità dei corregionali all’estero.

Al termine, come sempre, spaghettata, vino e macedonia per concludere la serata tutti assieme con gusto.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it