“Éidola tra memoria e oblio” A palazzo Cosentini la mostra della pittrice contemporanea Milena Nicosia

Di Giovannella Galliano

“Éidola tra memoria e oblio” é la personale di Milena Nicosia a Palazzo Cosentini ad Ragusa Ibla. L’artista, laureata all’Accademia di Belle Arti, é una delle pittrici contemporanee piú apprezzate, in Italia e all’estero. Da tempo ha trovato la sua poetica tra i pigmenti in polvere non impastati ma aggregati di cui le sue opere sono intrise.

Una superfice che parte dall’essere materica ma che con gli anni si é accentuata anche attraverso l’utilizzo di oggetti “dialoganti” poiché tutto ciò che viene definito nella quotidianitá ha un incredibile potere dialogante. Di questo l’artista ne é fermamente convinta e in queste sue opere, collezione dal 2020 ad oggi, il dialogo si evolve. E si evolve anche con i miglioramenti di silenzio, altrettanto importanti per l’artista poiché dal momento in cui realizza la sua opera pittorica si sente felice. Ed ecco che in questa nuova collezione esce fuori la sua solaritá. Grandi medaglioni in cui il colore spazia tra fili d’erba accennati e spazi sognanti di luce. Il vuoto ora é diventato aria, etere, calore.

Atmosfere piú solari, piú felici. In “sezioni infinite di terre ed ombre” l’elemento ruggine é presente. Milena Nicosia ha giá effettuato in passato sperimentazioni con la ruggine anche materialmente. Sul legno assemblava di tutto, dai pistoni, alle inferriate agli ingranaggi di cui alcuni esempi sono ancora visibilmente tangibili anche in questa personale. Adesso, in questa nuova collezione, la ruggine viene utilizzata per creare queste fette di terra sospese in cui ci può essere l’aria, l’acqua e anche le figure che vengono ispirate da ciò che succede nel quadro. Alcune figure sono volute, altre appaiono da sole dal colore che scivola e si insinua tra le forme volute e si stende sulla tela o sul legno. É il fruitore spesso a trovarne altre e a farle notare all’artista che apprezza la visione soggettiva, quasi un confrontarsi con l’altro con i suoi sogni che in quel dialogo prendono forma.

“É nelle piccole ombre che si creano delle storie” – ha dichiarato l’artista . La pittrice é ancora all’inizio di questa nuova collezione che giá promette tanto e riesce ad attirare a lungo l’attenzione del fruitore che si sofferma , scruta, riflette.
Le immagini éidetiche sono quelle generate dalla nostra psiche. I greci davano il nome di éidola” ai sogni che si vedevano senza bisogno di dormire. “L’artista demiurgo non teme le visioni éidetiche, non ha paura di sprofondare dentro sé stesso – dice Milena Nicosia – sia quando sa di dover scavare tra il fango dei suoi ricordi alla ricerca di sue risposte al dolore e alla sofferenza, sia quando si lascia fluttuare, al di sopra di ogni realtá possibile, nel profumo piú dolce del suo vissuto, alla ricerca di motivi esistenziali di pace e di felicitá. Nella mostra si concretizzano la memoria e l’oblio” .


La mostra merita di essere visitata poiché le sue opere arricchiscono lo spirito e l’inconscio e la visione pittorica che esse emanano al fruitore é qualcosa di veramente grande. Anche le misure di queste opere , molto grandi, invitano a grandi sospiri. L’artista é sicuramente da annoverare tra i maggiori pittori contemporanei europei attualmente in mostra nelle gallerie di Spagna, come Jorge Galindo per esempio, o in Francia, a Berlino, ad Amsterdam. La sua arte ha sicuramente subito una metamorfosi inconscia generata sí dalla sua indole pittorica ma sempre attenta a quei sogni che l’hanno portata ad essere tendenzialmente una visionaria in quanto ad essi legata in una poetica che continua ad evolversi nella positivitá.
La mostra può essere visitata a Palazzo Cosentini ad Ibla ,fino al 7 gennaio 2024.


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