ECCEZIONALE E COINVOLGENTE LO SPETTACOLO “LIBERO AMLETO”

RAGUSA – Una catena capace di legare l’anima, distruggendola, logorandola. Sul palco una gabbia che rinchiude il dolore, la sete di vendetta. Il dramma shakespeariano si carica della forza e della vivida corposità del dialetto per sprigionare un turbinio di emozioni capaci di catturare, coinvolgere, e a tratti anche sconvolgere lo spettatore. “Libero Amleto – Tinturìa ‘u to nomu è fimmina”, andato in scena sabato e ieri pomeriggio al teatro Donnafugata di Ragusa Ibla, entusiasma e colpisce al tempo stesso. Un eccezionale Saro Minardi ha vestito le parti dell’uomo condannato ad uno struggente dolore, il protagonista di una tragedia che si muove tra vita e morte. Con la regia di Carlo Ferreri l’opera si colora di nuove sfumature, divenendo altro rispetto al capolavoro di Shakespeare, allontanandosi da esso pur mantenendone chiara la matrice. Presentato dalla compagnia “Teatro degli Specchi” di Catania, “Libero Amleto” nasce da un’idea di Carlo Ferreri. Progetto e produzione sono di Marco Tringali, le scene e costumi di Salvo Manciagli, scrittura del movimento di Giovanna Amarù, i suoni di Paolo Schembari, adattamento e traduzione di Saro Minardi. Una cella diventa la location dove si consuma il dramma, dove la follia si insinua come le ombre che in chiaro scuro avanzano tra le tenebre. Le luci si incrociano e danno vita a nuove paure, nel delirio di un carcerato che per fuggire proprio a quella pazzia interpreta il dramma di un crimine indicibile. E lo fa con la propria lingua, l’unica che conosce, il dialetto ragusano, e con la propria sensibilità, il proprio vissuto, come se avesse già patito più e più volte le sofferenze narrate. Minardi diventa così figlio, madre, padre, vestendo ogni personaggio con una straordinaria interpretazione. A suon di musica rap si rivive il dramma, per arrivare al ritmo di una danza africana con cui Amleto libera il suo dolore, sprigiona le ali. Il carcerato sfugge alla pazzia e “tuttu u riestu é silenziu”. Con “Libero Amleto” si è conclusa ieri Teatro d’Attore 2012/2013, la rassegna teatrale del teatro Donnafugata con la direzione artistica di Vicky e Costanza Di Quattro e la consulenza artistica dello stesso attore e regista Carlo Ferreri. La programmazione curata dal teatro proseguirà adesso con una novità, una sperimentazione denominata “Primavera teatrale ragusana”. Si tratta di tre imperdibili appuntamenti che da aprile a maggio uniranno teatro, danza, narrazione, drammaturgia contemporanea. Info: Teatro Donnafugata, via Pietro Novelli 3, Ragusa Ibla – tel 333.9443802 o 339.2912245 – www.teatrodonnafugata.it.

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