DOMANI APPUNTAMENTO CON IL CABARET DI “TRIPTICK”

Torna il cabaret al “Circolo Lebowski”. Domani sera, dalle 22,30, in via Duca D’Aosta 5 a Ragusa, spazio a “Triptick”, la rassegna mensile di cabaret promossa dai fratelli La Strada. Ospiti del mese Sylvia S. Ogayar, attrice brillante mallorquina, e Andrea Chessari, fautore, con i suoi strumenti, di una attenta ricerca etnomusicale. Ma ad introdurre lo spettacolo saranno proprio loro, i fratelli La Strada, con interventi sonori e legati al divertimento più spensierato. Ma chi sono i fratelli La Strada? Tutto comincia in un fresco mezzogiorno di primavera. In una storica “Bodega” del Poble Sec nella meticcia Barcelona. Antonio si prepara ad una pagliacciata. E’ “Play”, un progetto che mischia musica e clowneria. Anna si trova lì per caso e ascolta. Si entusiasma e si aggrega al gruppo. Più avanti si aggiungeranno altri elementi per un totale di sette. Il “gioco” (Play) dura poco ma rappresenta una svolta importante per i due che da quel momento maturano la convinzione che alla musica accosteranno altre discipline artistiche (il teatro, la pittura, la danza, le marionette, il trasformismo, il cabaret). Siamo nel 2005 e nasce “I fratelli La Strada…un racconto per chitarra e violino…”, uno spettacolo di finzione dove il racconto è usato come un pretesto per unire una serie di melodie della tradizione tzigana e di quella kletzmer. Ovvero una favola usata come filo per unire una serie di perline. Lo spettacolo funziona e viene rappresentato più di 100 volte in strade, stradine, piazzette, ma anche in sale, saloni e teatrini, e festival sia in spagna che in Italia.

Il 2006 è l’anno di svolta. Nasce “IcariotiKa” uno spettacolo che unisce il teatro alla musica, probabilmente il progetto più impegnativo finora realizzato tanto da subire costanti variazioni e tale da considerarsi ancora in evoluzione (work in progress) e non del tutto finito. Ma soprattutto è del 2006 l’incontro con quei “Folli” di Azart The Ship of fools, una compagnia teatrale olandese che viaggia su un peschereccio del 1916 navigando per tutto il Mediterraneo e rappresentando spettacoli che hanno il porto come scenario e la nave e la banchina come palcoscenico, il tutto abbracciato da una tribuna semicircolare. Un equipaggio multinazionale e coloratissimo di attori, acrobati, filmaker, ballerini, sarti, che sono anche marinai, cuochi, tecnici, meccanici. Come nella migliore tradizione dei circhi erranti e girovaghi solo che l’arte viene vissuta via mare.

 

 

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