È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
DOLCE E’ LA LUCE. GIOIA PER GLI OCCHI LA VISIONE DEL SOLE
07 Dic 2011 14:53
Presso la Fondazione Giovan Pietro Grimaldi di Modica sarà visitabile la mostra fotografica di Giovanni Chiaramonte a partire dalle ore 18,00 di giovedì 9 fino al 25 dicembre con i seguenti orari di apertura: lun./sab. 9.00 – 13.00, 16.00 – 20.00 dom. 16.00 – 20.00. Le foto esposte saranno trentasei, quadrate e misurate, sono come delle finestre aperte sul mondo degli uomini, risalgono agli anni ’90 e ricompongono un viaggio evocativo attraverso alcuni luoghi della Sicilia centro occidentale.
Le immagini di Giovanni Chiaramonte e le poesie di Umberto Fiori creeranno un connubio perfetto per condurre ad una riflessione sul destino dell’uomo e della civiltà. Dolce è la luce ha come sottotitolo: Gioia per gli occhi la visione del sole, tiene conto delle tracce calde e vibranti di un viaggio in una Sicilia. Isola di luce ma anche terra di tenebre, isola dove si resta perennemente tentati dalla fuga, terra ricca di scala tonale dove anche i blu si velano dolcemente, virando su temperature più rassicuranti.
“Più volte negli ultimi anni, i percorsi del mio sguardo sono stati sul punto di interrompersi. Troppe volte il degrado del male aveva impedito alla vista di contemplare la trasparenza della luce attraverso il mondo dell’uomo. Al tramonto di un giorno d’estate del 2001, sull’alto di una montagna nei pressi di Caltagirone, preso dallo smarrimento, ho telefonato a Umberto Fiori. – racconta Giovanni Chiaramonte – L’amico poeta in quel momento contemplava da un altro monte un altro mare, ma analogo era in lui il doloroso sentimento della scomparsa della bellezza che aveva aperto la nostra vista al mondo. I versi del suo poema hanno dato nome a voce a quello che ho visto e fotografato.”
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