Centinaia di fedeli per il rito della “Svelata” della Madonna di Gulfi a Chiaramonte

“Svelata”. Già il nome dice tutto. Alle 13.30 di oggi, come ogni anno, si è celebrato al Santuario di Gulfi il rito della “svelata” che precede la grande festa della salita di Maria Santissima di Gulfi di domenica 7 aprile. E’ una devozione che non conosce limiti quella dei fedeli chiaramontani, un rito a cui non è possibile rinunciare.

Occhi lucidi e pieni di devozione attendono l’apertura dell’urna. Poi, in coro il forte grido “Viva Maria” al celebre richiamo  gridato dai portatori “E ciamammula tutti”, richiamo che viene ripetuto durante tutto il pellegrinaggio della domenica.

LA SVELATA

Don Granziano Martorna, parroco di Chiaramonte, ha aperto la porta della teca che ospita il simulacro della Madonna. Sull’altare, le autorità civili e militari. I portatori osannano la Madonna e la banda musicale esegue sul sagrato la marcia “N. 11”. I festeggiamenti culminerano il 7 aprile, domenica “in Albis”, quando vi sarà la salita del simulacro in chiesa Madre a Chiaramonte.

Una cosa non è certo passata inosservata durante la celebrazione di oggi: non vi era nessun accompagnamento musicale, di solito effettuato da coro e organo. L’intera funzione religiosa si è svolta semplicemente con i canti “a cappella” dei fedeli e dei portatori.

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