Caso Ong Mediterranea. Interviene a difesa padre Zanotelli: ” tutta una montatura per impedire alla chiesa di

La Ong “Mediterranea” ancora al centro del dibattito e delle polemiche. E’ della giornata di ieri l’intervento del cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) che in una nota ha dichiarato: ” la CEI non ha mai sostenuto in modo diretto Mediterranea Saving Humans – APS, ma ha accolto una richiesta presentata da due Diocesi in una cornice ampia che prevede, secondo il magistero di Papa Francesco, l’accoglienza, la protezione, la promozione, l’integrazione dei migranti e la cura e l’assistenza agli sfollati in zona di guerra in Ucraina”.

Le dichiarazioni di padre Zanotelli

Adesso è la volta di padre Alex Zanotelli che si è schierato a difesa dell’organizzazione. “Il taglia e cuci delle conversazioni telefoniche serve a minare l’attività della Ong, in particolare il finanziamento da parte della Chiesa”, afferma padre Zanotelli. “Una vera gogna mediatica, un vigliacco attacco verso operatori delle navi salvavita come don Mattia Ferrari, Luca Casarini, con il solo obiettivo di impedire l’aiuto economico da parte della Chiesa alle ong”, dice il missionario, che l’11 dicembre prossimo – ha annunciato – sarà a Roma per un nuovo sit-in contro le politiche migratorie del governo.

L’impegno della Chiesa sencodo padre Zanotelli

“Quest’anno, prosegue padre Zanotello, ben 151.000 migranti sono arrivati in Italia, quasi il doppio del 2022. Oltre 2.000 persone hanno perso la vita nel Mediterraneo (siamo ormai sui 100.000 migranti sepolti in quello che è ormai un cimitero a cielo aperto!) Con i nostri soldi, il presidente tunisino Saied ha intercettato in mare oltre 800 migranti e deportato nel deserto oltre 1.800 uomini e donne subsahariane. E sempre con i nostri soldi (grazie al Memorandum Italia- Libia di Minniti!), il governo di Tripoli ha intercettato in mare e riportato in Libia oltre 15.000 profughi).

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