CANNATA SULL’OSPEDALE BUSACCA

Stando a quanto stiamo assistendo in questi mesi l’ipotesi che dalla Direzione Generale dell’ASP n. 7 non si attende che il‘decesso’ dell’Ospedale Busacca, quale premessa per  trasferirne i servizi presso altre strutture della provincia, si fa sempre più concreta.
Una città con un Sindaco messosi da parte e non governata da alcuno lascia spazio ad interventi dell’Azienda Sanitaria Provinciale che con estrema libertà, se non arbitrarietà, trova campo libero per porre fine in questa città all’attività sanitaria ospedaliera.
Un segnale gravissimo cui occorre, e da subito, porre rimedio.
Non c’è traccia concreta, allo stato, della realizzazione operativa del Presidio Territoriale Assistito (PTA), organo di “filtro” importante per il ricorso improprio all’ospedalizzazione e, oggi, necessario per l’inservibilità attuale del  Pronto Soccorso Ospedaliero.
Di questo ci preoccupa non tanto la soppressione quanto la “dannosa” organizzazione e funzione attuale.
Si dia corso e da subito alla attivazione dei Servizi di Riabilitazione, PTA, Lungodegenza con adeguato numero di personale idoneo e strutture capaci di coprire la domanda dei rispettivi servizi.
Ma il Direttore Generale, non aveva assunto precisi impegni davanti al Sindaco ed ad una rappresentanza di consiglieri comunali?
Non si era proposto di realizzare tutti gli obiettivi indicati nel Decreto Assessoriale nel quale veniva chiaramente indicata la rimodulazione dell’Ospedale, di completare altri servizi per la salute di “avanguardia” presso le strutture del Busacca che avrebbero potuto qualificare l’offerta turistica che la città intende sviluppare ? 
La città si aspetta pronte risposte dinanzi a questi interrogativi che giriamo alla Direzione Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale, anche per avere spiegazioni sui ritardi nei programmi e sulla riduzione di risorse necessarie al mantenimento dei livelli di qualità dei servizi sanitari del nostro territorio. 

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