BERNARDI’, VISCONTE DI CABRERA: UNA VITA AVVENTUROSA

Non una semplice biografia, ma una ricostruzione attenta e aneddotica, basata su fonti e documenti accertati.Così si presenta ai lettori, “Bernardì”, di Francesco Garofalo, un volume denso, di più di duecento pagine, edito dalla Fondazione teatro italiano Carlo Terron, in cui la figura di Bernardo IV, visconte di Cabrera e primo conte di Modica della sua casata, è sviscerata sia sul piano umano che storico. 

“ Mi onoro di essere il funzionario delegato all’iniziativa- afferma il Sovrintendente ai Beni Culturali di Ragusa, Alessandro Ferrara- abbiamo dato un piccolo contributo alla pubblicazione del libro, il cui interesse è indubbio, in quanto si lega fortemente alla storia di questa terra. La famiglia Cabrera ha lasciato un segno tangibile anche architettonico in questo territorio e credo che il lavoro svolto dall’avvocato Garofalo negli archivi anche della Catalogna, sia stato preziosissimo. Noi ne faremo dono anche alle scuole di questa provincia”. 

Un lavoro lungo e laborioso, come ha sottolineato l’autore, dovuto alla difficoltà primaria di dare un ordine cronologico ai documenti. 

Il volume, che si avvale di una scrittura piuttosto agile, è diviso in tre parti: nella prima, vi sono condensati i primi quaranta anni di vita del Cabrera, che costituiscono la componente più inedita. 

“ Ho ripreso la narrazione- aggiunge Francesco Garofalo- da quando è iniziato il conflitto istituzionale con la vicaria, Bianca di Navarra, fino agli ultimi venti anni della vita del protagonista. Nella terza parte, invece, la più importante, pubblico il testamento del conte, che era del tutto sconosciuto, in quanto quello originale andò bruciato nel lontano 1936. Quello che ho trovato è una copia notarile autentica”. 

Una galleria di personaggi, inoltre, a margine, affollano la vita del conte, come le figure del nonno e del padre, le cui vicende personali pare abbiano condizionato non poco l’avvio alla vita avventurosa di Bernardo. 

 

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