ASP 7 INFORMA

SUCCESSO DEL CORSO DI FORMAZIONE SULL’ARRESTO CARDIACO AL LICEO SCIENTIFICO DI RAGUSA L’AZIENDA SANITARIA CONTINUA LA SUA ATTIVITA’ DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE  CON ALTRE  DUE GIORNATE  IL 28 E 29 NOVEMBRE

 

Si è tenuto martedì 26 presso l’auditorium del Liceo Scientifico di Ragusa un seminario, rivolto al personale docente delle scuole di ogni ordine e grado della provincia, sul tema dell’Arresto cardiaco a Scuola.

L’incontro è stato organizzato dal Centro di Formazione IRC dell’Azienda Sanitaria di Ragusa in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale.

All’incontro formativo, molto partecipato, sono intervenuti: il prof. G. Arezzo in qualità di referente dell’Ufficio Scolastico provinciale per l’Educazione alla Salute, il Dott. F. Palumbo  Direttore del Dipartimento Emergenza Urgenza dell’ASP e Direttore del pronto soccorso dell’ospedale di Vittoria, il dott. A. Nicita,  responsabile del Centro di formazione IRC dell’ASP, il dott. V. Perremuto, dirigente  medico istruttore IRC, il dott. A. De Nicola medico anestesista, operatore del 118 e istruttore IRC, il dott. S. Petrina medico cardiologo istruttore IRC e la dott.ssa G. Distefano avvocato dell’ASP.

Gli argomenti trattati sono stati: l’arresto cardiaco, il ruolo del primo soccorritore, quello del 118, l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno da parte dei non sanitari e delle problematiche medico-legali.

E’ stata realizzata, da istruttori IRC per Il BLSD,  una simulazione di intervento in caso di arresto cardiaco.

A conclusione, sentite le necessità formative esposte dai docenti, si sono concordati modalità operative e programmi formativi rivolti ai docenti, alunni e genitori per il corrente anno scolastico.

L’impegno formativo dell’Azienda Continua con altri due appuntamenti sul tema:

“Impariamo ad usare il defibrillatore”, sempre a cura del  Centro di Formazione IRC nei giorni 28 e 29 novembre, due corsi di rianimazione cardiopolmonare per l’abilitazione all’uso del defibrillatore semiautomatico esterno (BLSD) rivolto a docenti di quattro istituti scolastici di secondo grado del comune di Vittoria e a docenti di due istituti comprensivi di Ispica.

Il corso di giorno 28, che  si terrà presso la sala conferenze dell’ospedale Guzzardi di Vittoria dalle 14,30 alle 19,30, è frutto della  collaborazione  fra  l’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa e il Club Rotary di Vittoria che ha donato quattro defibrillatori semiautomatici a quattro istituti superiori di Vittoria.

Il corso di giorno 29, che si terrà presso l’istituto Padre Pio di Pietralcina di Ispica dalle 14,30 alle 19,30, fa parte del progetto elaborato del Club Rotary di Ispica-Pozzallo “Insieme per la sicurezza” a cui collabora anche l’ASP di Ragusa. 

I corsi  saranno  tenuti da istruttori nazionali per la rianimazione cardiopolmonare  secondo linee guida IRC ed ERC (italian ed european resuscitation council) riconosciute valide a livello internazionale.

 

CRESCE L’OBESITÀ INFANTILE IN SICILIA

 

42 milioni di bambini in sovrappeso. Un dato raddoppiato in soli 5 anni, dal 2005 al 2010. E’ un allarme globale quello dell’obesità infantile. Il mondo, ma anche l’Europa e i Paesi mediterranei, che fino agli anni ’90 sembravano esenti, si avviano verso un mondo di “obesi” già nel 2050. Una tendenza da arrestare subito ad iniziare dai bambini. L’attivazione di un rete di collaborazione per contrastare il fenomeno dell’obesità infantile che cresce in Sicilia come nel resto del mondo occidentale è l’obiettivo del Convegno “Educazione alimentare in età pediatrica” che si è tenuto venerdì 15 novembre all’Aga Hotel di Catania. 

Una giornata di studio intorno ad un fenomeno sempre più al centro dell’attenzione degli operatori sanitari per le sue importanti ricadute sulla salute e sulla società. Il convegno, voluto dal Servizio Promozione della Salute dell’Assessorato della Salute della Regione Siciliana, diretto dal Dott. Salvatore Requirez, ha visto la partecipazione dell’ Assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino, unitamente a quella di esperti, epidemiologi, nutrizionisti, del Ministero della Salute, delle Aziende Sanitarie  e delle organizzazioni impegnate nel  sociale.

Obiettivo l’attivazione di una rete di collaborazione tra tutti i soggetti, istituzionali e non, che possano contribuire alla gestione di una delle più complesse tematiche di sanità pubblica. Perché se gli epidemiologi hanno il compito di segnalare il problema, attori della prevenzione dovranno essere anche altre figure della società, a partire dalla famiglia e dalla scuola che devono essere supportate nell’insegnamento di buone pratiche da nutrizionisti, pediatri, psicologi e dalle loro agenzie di formazione e aggiornamento.

L’obesità è un problema macroscopico ormai in tutto il mondo occidentale, un’epidemia “da benessere” che coinvolge adulti e bambini. La statistica ci dice che un bambino obeso sarà quasi sicuramente un adulto obeso e che comunque è fortemente predisposto a patologie degenerative come diabete e ipertensione arteriosa. Questo prospetta quindi un peggioramento della qualità di vita per gli individui e un forte aggravio per le ristrette finanze pubbliche. Raramente il sovrappeso dipende da fattori genetici. Invece è fondamentale lo stile di vita trasmesso dalla famiglia e dall’ambiente in cui si vive. È  per questo che promuovere tra i bambini un’alimentazione sana e l’esercizio fisico può portare a una riduzione del tasso di obesità infantile, come si è verificato negli Stati Uniti negli ultimi anni.

Consapevole della necessità di questi interventi, l’Assessorato alla Salute della Regione Siciliana si fa promotore di iniziative come questo convegno, volte a costruire su scala regionale reti di relazioni che diano possibilità di interazione e confronto strutturato tra tutte le diverse figure attive nell’educazione alimentare.

 “A Ragusa – riferisce  Salvatore Purromuto Dirigente medico dell’Asp – le linee guida promosse dall’assessorato regionale alla salute, nate con il piano di prevenzione  regionale che prevede la sorveglianza nutrizionale pediatrica, ci hanno aiutato ad incrementare l’attività del  Centro obesità infantile che già esisteva ma che è diventato un punto di riferimento per la provincia in questo delicato settore”. Purromuto ha portato questa esperienza all’incontro di Catania: “Abbiamo lavorato dando vita ad una vera e propria rete territoriale integrata, un volano che ha messo in moto programmi di sorveglianza e prevenzione. Il progetto pilota si è concluso il 30 settembre e stiamo valutando statisticamente i dati ma abbiamo vissuto un incremento esponenziale dell’attività. Ciò è stato possibile anche grazie ad un accordo fra l’Asp e i pediatri di libera scelta della provincia. Un documento, sottoscritto con le associazioni dei medici pediatri, che li incentiva ad indirizzare presso il centro, i bambini che risultano a rischio, i così detti pazienti target. Il centro contro l’obesità ha potuto fare il suo salto di qualità. Oltre ad essere un centro diagnostico e terapeutico per quei bambini che mostrano già un problema di obesità sanitariamente apprezzabile, ha potuto avviare programmi di prevenzione nei confronti di quei soggetti a rischio. Incidendo sugli stili di vita possiamo ridurre i fattori di rischio. Una esperienza che merita di proseguire sulla strada tracciata anche per raggiungere obiettivi sempre maggiori nell’ambito delle linee indicate dai piani generali di prevenzione della Regione”.

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